Gentiloni vicino a sì a Zingaretti. Pressing per mossa Minniti

Gentiloni vicino a sì a Zingaretti. Pressing per mossa Minniti
Paolo Gentiloni
12 ottobre 2018

Domenica prossima l’ex premier Paolo Gentiloni sarà l’ospite d’onore della giornata conclusiva di “Piazza Grande”, la kermesse all’Dogana dello scalo san Lorenzo di Roma che il Governatore del Lazio Nicola Zingaretti ha scelto come stazione di partenza per la sua corsa alle primarie per la segreteria del Pd, plastica contrapposizione alla Leopolda renziana, ex stazione fiorentina, dove il week end successivo sarà Matteo Renzi a schierarsi.

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La presenza domenica di Gentiloni al fianco di Zingaretti è considerato nel Pd come un endorsment pubblico dell’ex Premier al Governatore del Lazio che potrebbe preludere, in caso di vittoria di Zingaretti alle primarie, ad un incarico per Gentiloni da presidente, quale “padre nobile garante” del nuovo Pd. Un modo per coprire il fianco più centrista ed ex Margherita dei dem che vedono in una prossima segreteria Zingaretti una deriva a sinistra niente affatto gradita se non addirittura prodromica alla nascita di una nuova forza liberal-moderata-riformista diversa da un Pd a forte caratura socialdemocratico.

Fonti parlamentari dem hanno riferito ad Askanews che anche per questo timore di possibili nuove divisioni future nel partito, è di nuovo forte in queste ore il pressing in queste sull’ex ministro dell’Interno Marco Minniti affinchè anche luiannunci in questo fine settimana la propria corsa per la guida del Pd. Anche Minniti, come Zingaretti, è di provenienza ex Ds ma la sua eventuale candidatura viene considerata di forte appeal per i moderati dentro e anche fuori il recinto dem. Con lui in campo, ad esempio, l’area che fa riferimento all’ex ministro Dario Franceschini che annovera al suo interno sia ex Margherita che ex Ds, si troverebbe in difficoltà a effettuare una scelta

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“Con Minniti candidaro prima di domenica prossima – è stato il ragionamento fatto ad Asaknews- sarà ancora possibile domenica per Gentiloni non schierarsi apertamenti con Zingaretti e mantenere un profilio di equidistanza nelle primarie, restando così una figura super partes non allineata, garante per tutti e di tutti”. Quanto all’ex ministro degli Interni, “le pressioni sono forti e ci sta pensando, valutando e confrontandosi con tutti”, assicurano dirigenti dem vicini a Minniti.

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