Ancora guai giudiziari per Gigi D’Alessio. Il pm Francesco Saverio Musolino ha firmato una richiesta di rinvio a giudizio accusando il cantante napoletano di una presunta evasione fiscale intorno al milione di euro riferito al 2010. Il reato contestato all’artista e’ quello di occultamento o distruzione di documenti contabili riconducibili a una delle societa’ che hanno curato negli anni la sua immagine. Nell’inchiesta sono coinvolte anche altre quattro persone, secondo quanto previsto nell’articolo 10 della legge 74/2000, ritenute dalla Procura di aver preso parte, a vario titolo, all’operazione che avrebbe consentito alla societa’ GGD Productions srl, quindi a D’Alessio, ritenuto “l’effettivo beneficiario economico del risparmio d’imposta”, di evadere le imposte sui redditi (990mila euro) e sul valore aggiunto (altri 770mila).
Secondo l’accusa, poi, “di tali scritture si perdeva traccia”, in modo da “non consentire o comunque ostacolare la ricostruzione del volume d’affari e dei redditi della stessa societa’”, scritture risultate in seguito, per chi indaga, nella disponibilita’ dell’artista. Il procedimento chiama in causa anche un manager di D’Alessio accusato di simulazione di reato perche’ il 17 marzo del 2014 aveva denunciato ai carabinieri il furto di un’auto, gestita in leasing dalla societa’ Gdd srl, affermando falsamente che erano stati cosi sottratti al suo interno i documenti contabili, comprese fatture attive e passive. Interrogato a suo tempo dal magistrato, D’Alessio aveva affermato di aver chiarito la sua posizione: “Gli inquirenti esistono per svolgere delle verifiche”. Nel frattempo, si sta avviando a conclusione (la sentenza e’ prevista per giugno) il processo in tribunale che vede il cantante imputato di rapina per l’aggressione subita da due fotografi che l’11 gennaio del 2007 si erano appostati nei dintorni della sua villa all’Olgiata nella speranza di immortalarlo in compagnia di Anna Tatangelo, quando ancora impazzava il gossip sul loro rapporto sentimentale.
