In Giordania la più grande centrale solare in un campo profughi

14 novembre 2017

Quarantamila pannelli solari da 12,9 megawatt per garantire 14 ore al giorno di elettricità a 80 mila profughi. La Giordania ha inaugurato nel campo di Zaatari la più grande centrale alimentata a energia solare al mondo in un luogo simile, nella speranza di migliorare la vita quotidiana delle decine di migliaia di siriani che si sono rifugiati qui. La centrale elettrica è costata 15 milioni di euro ed è stata finanziata dalla Germania. “Prima l’Unhcr assicurava una media di otto ore di elettricità al giorno, per un costo di circa mezzo milione di dollari (430.000 euro) al mese. Ora saremo in grado di fornire 14 ore a costo zero”, ha affermato Yanal Mandanat, ingegnere dell’Unhcr. Queste ore in più permetteranno di migliorare la vita dei rifugiati, dando per esempio la possibilità ai bambini di studiare la sera e alle famiglie di conservare più a lungo gli alimenti nei refrigeratori o di utilizzare dei ventilatori l’estate quando le temperature sono molto elevate. “Avremo l’elettricità fino alle tre di notte. Le mie figlie non potevano fare i compiti quando faceva buio”, ha raccontato sollevata una rifugiata palestinese. A maggio la Giordania aveva già inaugurato una centrale solare di una capacità di 2 megawatt nel campo di rifugiati siriani di Azraq dove abitano circa 35.000 persone. Era il primo campo profughi al mondo a funzionare a energia rinnovabile, secondo l’Unhcr.

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