Giornata mondiale rifugiato, Oxfam racconta Khalil e Fatem

20 giugno 2017

Questo è il breve documentario realizzato da Oxfam per la Giornata Mondiale del Rifugiato. Racconta la storia di Khalil, Fatem e i loro due bambini; fuggiti dalla guerra civile in Siria verso il Libano, dove sono rimasti oltre quattro anni. Poi la giovane coppia è partita per l’Italia, salvati da un corridoio umanitario. Oxfam aderisce al progetto Corridoi Umanitari in collaborazione con Sant’Egidio, Chiesa Valdese e confederazione delle chiese Evangeliche. Obbiettivo, portare in salvo entro l’anno 500 siriani da paesi di transito come Libano, Marocco e Etiopia. Ma è una goccia del mare. I dati dell’alto commissariato Onu per i rifugiati sulla crisi globale ci parlano di oltre 65 milioni di rifugiati e sfollati nel mondo, la più grave crisi umanitaria dalla fine della seconda guerra mondiale. In Siria ci sono oltre 12 milioni di sfollati che hanno perso la casa e sono sull’orlo della carestia. Molti paesi confinanti delle zone di guerra, come il Libano e in Africa l’Uganda, hanno aperto le porte. L’Europa invece litiga per l’assegnazione di poche migliaia di persone; e in Italia mancano spesso anche tutele essenziali, un tetto, l’assistenza legale, per chi sbarca, soprattutto i più vulnerabili e i minori, oltre seimila solo nel 2017. Per questo le organizzazioni umanitarie chiedono il potenziamento di canali umanitari sicuri per chi ha diritto alla protezione internazionale; un obbiettivo che appare molto lontano.

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