Gip non ha dubbi: Stasi unico colpevole morte Poggi, Sempio estraneo

29 marzo 2017

Per il gip di Pavia Fabio Lambertucci, non ci sono dubbi: Alberto Stasi ha ucciso Chiara Poggi, come da sentenza definitiva, e Andrea Sempio, indicato come il possibile assassino alternativo nelle indagini difensive svolte dai legali dell’ex studente bocconiano, non ha nulla a che vedere col truce omicidio che spezzo’ l’immobile quiete di Garlasco due giorni prima del Ferragosto 2007. Tre mesi dopo il deposito alla Procura Generale di Milano di un esposto firmato da Elisabetta Ligabo’, la mamma di Alberto, in cui si ipotizzava la presenza del dna di Sempio sotto le unghie della vittima, il giudice di Pavia impone l”alt’ a nuove ipotesi: “Se e’ non condivisibile ma umanamente comprensibile l’intento di fare di tutto per difendersi da una gravissima accusa, anche dopo l’esaurimento dei possibili gradi di giudizio ordinario, nel caso di specie ci si deve tuttavia arrestare di fronte all’inconsistenza degli sforzi profusi dalla difesa di Stasi”. I legali dell’allora fidanzato di Chiara, che sta scontando 16 anni nel carcere di Bollate dal dicembre 2015, non mollano. Gli avvocati Fabio Giarda e Giada Bocellari fanno sapere che presenteranno nelle prossime settimane un’istanza di revisione alla Corte d’Appello di Brescia nella quale confluiranno gli esiti di nuove indagini difensive svolte negli ultimi mesi. Non potranno invece opporsi all’archiviazione chiesta dal procuratore Mario Venditti e dal pm Giulia Pezzino per i quali la mamma di Alberto non puo’ essere considerata persona offesa a differenza dei familiari di Chiara. Ecco i punti sottolineati dal giudice:

INATTENDIBILE LA PERIZIA SUL DNA SOTTO LE UNGHIE DI CHIARA Per il gip “e’ radicalmente priva di attendibilita’ la consulenza tecnica sul materiale genetico offerta dai legali di Stasi”. Questo perche’ “pretende di confrontare i risultati nuovi” con quelli ottenuti dal genetista interpellato nel processo d’appello – bis, il professor Francesco De Stefano, il quale aveva concluso che il dna trovato sotto le unghie di Chiara fosse troppo degradato per giungere a conclusioni certe. “Tanto basterebbe per chiudere le indagini”, chiosa il gip, aggiungendo tuttavia le considerazioni dei pm per i quali e’ “verosimile” che il dna di Sempio, amico del fratello di Chiara e all’epoca appena maggiorenne, si trovasse sul corpo della vittima perche’ “entrambi usavano un computer fisso in casa Poggi” per divertirsi coi videogiochi.

Leggi anche:
William torna al lavoro dopo la pausa per la malattia di Kate

UN ALIBI CHE REGGE Nessuna “incongruenza” nell’alibi del giovane commesso finito sotto indagine, come sostenuto dalla difesa di Stasi. Lo scontrino pagato alle 10 e 18 di quella mattina da Sempio per parcheggiare l’auto a Vigevano dimostra che non puo’ avere ammazzato Chiara. E se l’ha conservato per un anno e due mesi, mostrandolo agli inquirenti la seconda volta che l’hanno sentito come teste nell’ottobre 2008, non e’ elemento di sospetto ma frutto degli scrupoli della madre alla luce dell'”elevata probabilita’ che lo chiamassero, in quanto amico della famiglia Poggi”.

NESSUN MOVENTE I pm sostengono che “non si riesce a individuare alcun movente a carico di Andrea Sempio per l’omicidio di Chiara Poggi”. “Anche volendo immaginare un invaghimento da parte del ragazzo nei confronti della vittima – si legge nella richiesta di archiviazione – circostanza peraltro completamente smentita dal fratello di Chiara (a cui e’ verosimile che, in questa ipotesi, Sempio si sarebbe rivolto per ottenere informazioni sulla sorella e magari usarlo come intermediario per rappresentare alla stessa il proprio interesse), non si comprende per quale assurdo motivo Sempio avrebbe dovuto, senza compiere alcun tentativo di avvicinamento alla ragazza, ucciderla con modalita’ cosi’ brutali ed efferate”. “Escluso il motivo della violenza sessuale ipotetico e senza nessun riscontro”, spiegano, “non e’ possibile individuare alcun motivo per cui un ragazzo di 19 anni avrebbe dovuto determinarsi a compiere un gesto tanto violento ed efferato”. Le modalita’ dell’omicidio sono in ogni caso tali da essere motivate “solo con un prolungato rapporto di quotidiana intimita’, di cui non c’e’ traccia nelle evidenze probatorie con riguardo ai rapporti tra Chiara Poggi e Andrea Sempio”. Solo in questa prospettiva, “si spiega la circostanza per la quale Chiara, ragazza riservata, riceve la persona alla quale apre la porta con abbigliamento intimo e succinto (…)”.

Leggi anche:
Splendido baby-rinoceronte nato nello zoo Whipsnade

LE FOTO SU FACEBOOK Per la difesa di Stasi alcuni aggiornamenti del profilo di Sempio avrebbero rimandato all’omicidio, in particolare il giorno della conferma della condanna nell’appello – bis quando apparve un’immagine con una ragazza nuda, di spalle, seduta sul letto e un fumetto sopra la sua testa con la scritta ‘L’essenziale e’ invisibile agli occhi’. Frase tratta dal ‘Piccolo Principe’, testo preferito di Alberto. “Si deve tuttavia considerare che il libro e’ molto conosciuto – argomentano i pm – e scelto da molti come libro di riferimento, cosi’ come riferito anche da Sempio in un interrogatorio (‘Ho trovato questa immagine e mi e’ piaciuta’)”. Inoltre, “l’aggiornamento e’ antecedente e non successivo alla sentenza di condanna”.

INCONSISTENTE ANCHE LA TERZA PISTA Infine, per il giudice non merita approfondimenti nemmeno un nuovo spunto investigativo fornito dalla difesa di recente sulla base delle dichiarazioni di un uomo che sosteneva di avere informazioni rilevanti sull’omicidio. Convocato dai magistrati, ha raccontato di avere visto una persona, poi individuata, su una bicicletta nera da donna andare verso casa Poggi, in via Pascoli. Per il giudice pero’ le accuse di questo nuovo testimone “apparivano immediatamente viziate da pregiudizi di carattere sociale e personale nei confronti di tale soggetto”.

Segui ilfogliettone.it su facebook
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Leggi anche:
Francia, attacco con coltello: ferite due bambine di 6 e 11 anni
Se avete correzioni, suggerimenti o commenti scrivete a redazione@ilfogliettone.it


Commenti