Il giro del mondo di Shaesta, la più giovane donna pilota afgana

16 maggio 2017

Shaesta scende dal suo Beechcraft A36 Bonanza dopo aver atterrato sull’aeroporto di Montreal, in Canada, seconda tappa del suo volo da record: il giro del mondo in solitaria, ai comandi del suo monomotore da turismo. La novella Amelia Aerhart, prima donna a trasvolare l’Atlantico in solitaria nel 1932, ha 29 anni ed è la più giovane donna pilota di sempre di origini afgane. Scopo della sua impresa: sensibilizzare l’opinione pubblica femminile sulla professione di pilota d’aereo, una carriera considerata ancora oggi pressoché appannaggio del mondo maschile. “Il motivo di questo volo – ha spiegato l’aviatrice – è in realtà risvegliare l’interesse delle prossime generazioni per tutte le professioni scientifiche, legate alla tecnologia, all’ingegneria, alla matematica e chiaramente all’aerospazio. Nei prossimi mesi toccherò 18 Paesi, con 30 tappe in 5 continenti in cui l’Icao, l’Organizzazione internazionale dell’aviazione civile e vari partner commerciali, organizzeranno eventi per i giovani”.

Shaesta è nata nel 1987 in un campo profughi afgano prima di emigrare, ancora in fasce, assieme ai genitori, negli Stati Uniti per sfuggire agli orrori della guerra tra Unione Sovietica e Afghanistan. Cresciuta in California, si è laureata in Ingegneria maturando, nel frattempo, la passione per il volo fino a conseguire la licenza di pilota d’aerei. “Quando ho scoperto la mia passione per il volo è iniziata la mia sfida personale – ha continuato – ho iniziato a leggere di più e ad approfondire gli studi in matematica per poter guardare il mondo e il cielo in modo diverso. L’importante è sempre scoprire le proprie passioni e seguirle”. “Venendo dall’Afghanistran – ha concluso la pilota – mi rendo conto dell’importanza di ispirare le nuove generazioni dandogli le risorse e le speranze. È di importanza vitale se vogliamo aspirare a un futuro più radioso e ho voluto fare qualcosa di concreto in questa direzione”. Il giro del mondo di Shaesta toccherà anche l’Italia, all’aeroporto di Roma-Urbe, come settima tappa, in arrivo dall’Inghilterra. Da qui ripartirà alla volta del Cairo, in Egitto. La pilota ha anche creato un sito web, dreamssoar.org, dal quale non solo è possibile seguire in tempo reale la sua impresa ma si può anche contribuire finanziariamente, ad esempio pagando parte del carburante per il volo. Impresa che si concluderà sull’aeroporto di Daytona Beach, in Florida, dov’è cominciata, dopo un volo di quasi 48mila km intorno al pianeta.

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