Gli Avion Travel tornano con “Privè”: ridiamo valore alla parola

Gli Avion Travel tornano con “Privè”: ridiamo valore alla parola
17 maggio 2018

Si intitola “Privè” il primo album di inediti degli Avion Travel dopo 15 anni: sono 11 brani che segnano una ripartenza per il gruppo, ricongiunto in formazione originale per il Retour dal 2014 al 2017, tre anni per oltre 100 concerti. È anche il primo disco dopo la scomparsa del chitarrista Fausto Mesolella: dopo oltre 30 anni di carriera il gruppo campano ha ricostruito lo staff operativo degli inizi, con Mario Tronco come produttore artistico e supervisore, oltre che arrangiatore e musicista. “Il disco due anime, una più scura e irrazionale e una più chiara e pacifica che ambisce alla composizione di canzoni impeccabili formalmente, altre rivelano un disordine che denuncia che siamo degli autodidatti, veniamo da una cultura musicale degli anni Settanta tanto ricca quanto disordinata. Si chiama Privè perché consideriamo un privilegio dopo tanti anni poterci riproporre discograficamente e speriamo sia così anche per il pubblico” ha detto il cantante e frontman Peppe Servillo ad Askanews, presentando il nuovo lavoro a Milano. “Il disco comincia con una canzone che dice ‘a me gli occhi per favore’ è come dire vi chiediamo un po’ di attenzione per una cosa di 38 minuti che può essere un piacere ascoltare con un po’ di attenzione e pazienza” ha detto il sassofonista e clarinettista Peppe D’Argenzio.

Il mondo della musica è cambiato nel corso di questi anni. “Per noi uno spavento e una curiosità al tempo stesso: riproporsi è un modo di rimettersi in discussione. Abbiamo cercato di confrontarci con quello che ci circonda mantenendo fede a un’idea di stile che seguiamo da sempre, frutto delle nostre individualità messe insieme. Abbiamo il desiderio di coltivare un’idea di canzone popolare che crediamo abbia ancora un grande valore” ha spiegato Servillo. “La canzone chiede ascolto e che sia un fatto condiviso. Molto spesso nelle canzoni del disco richiamiamo la necessità di ridare valore alla parola, che in un mondo carico di immagini si è svuotata spesso di senso: la parola invece obbliga ad una responsabilità verso chi ci ascolta e noi cerchiamo di fare anche questo”. Quattro canzoni sono state per la prima volta eseguite e interpretate dagli Avion Travel ma erano state scritte e suonate per e da altri artisti: Patty Pravo, Fiorella Mannoia, Musica Nuda.

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La scrittura e la scelta dei brani è cominciata durante il Retour insieme a Fausto Mesolella: la sua scomparsa è stata un grande dolore per tutto il gruppo. “Ci sono 4 canzoni scritte da Fausto, in una suona, e questo ha fatto cambiare il nostro percorso, sono rinati degli Avion Travel diversi ma è un grande merito di riconoscenza che gli dovevamo, la musica ti può permettere di elaborare un dolore in chiave piacevole e bella”. Il disco è un invito all’esibizione dal vivo: gli Avion Travel stanno lavorando al tour che ricomincerà dall’Auditorium Fondazione Cariplo di Milano il 16 giugno, riproporranno tutto il repertorio oltre al nuovo disco. Per Servillo: “È un momento della verità, di teatro, in cui il pubblico ti restituisce in modo diretto e chiaro il senso del tuo lavoro, è fatto di persone, non è un’identità astratta che corre sul Web, è una persona che hai di fronte e ti guarda negli occhi”. “Abbiamo la modestia di pensare che il disco possa piacere a chiunque il disco, quindi di trovare un pubblico, è un curiosità che ci pone diverse domande interessanti” ha aggiunto D’Argenzio.

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