Il governo ‘Cencelli’ di Macron. Sarà guidato da Edouard Philippe

Il governo ‘Cencelli’ di Macron. Sarà guidato da Edouard Philippe
17 maggio 2017

Un nuovo governo all’insegna della parità di genere, del ‘rinnovamento politico’ auspicato da Macron e, soprattutto, caratterizzato da un acrobatico tentativo di tenere assieme sensibilità politiche molto diverse anche con l’obbiettivo neanche troppo celato di spaccare definitivamente il campo della destra in vista del voto di giugno. Il nuovo esecutivo (domani primo Cdm) voluto da Macron e guidato da un uomo di destra, Edouard Philippe, presenta in sostanza figure di destra, di centro, di sinistra e alcuni esponenti di spicco della società civile. Parita’ di genere, eta’ media 54 anni, molte conferme e diversi volti nuovi. Ma soprattutto un equilibrio politico da ‘governo della Nazione’ in vista delle elezioni legislative di giugno. Dunque, nasce il primo esecutivo francese dell’era Macron, guidato dal gollista moderato Philippe. I membri del governo sono 18, nove donne e nove uomini, il piu’ giovane e’ il 33enne sottosegretario al digitale Mounir Mahjoub, il piu’ anziano il 69enne ministro dell’Interno Gerard Collomb, ed e’ composto da personalita’ provenienti dal mondo del socialismo riformista, del gollismo moderato, del centro cattolico e da uomini e donne della societa’ civile. Ai ministri si aggiungono quattro sottosegretari, anche questi divisi equamente per genere. I socialisti sono quattro, tutti occupano una poltrona di peso.

LISTA MINISTRI

Nell’equipe figurano cinque ministri che vengono dal centro e dalla destra: tre centristi filo-Ue che vengono dai MoDem, François Bayrou (Giustizia), Sylvie Goulard (Difesaes) e Marielle de Sarnez (Affari Europei), e due uomini della destra dei Les Républicains (LR): Bruno Le Maire (Economia) et Gérald Darmanin (Funzione pubblica) (entrambi, assieme al premier Philippe sono stati esclusi dal loro partito per ragioni di “coerenza” e “chiarezza”). Cinque anche i ministri che vengono dalla sinistra, e tra loro spiccano l’ex ministro socialista della difesa di Hollande Jean-Yves Le Drian, Gérard Collomb (interni) l’unico alto dirigente del Ps ada aver sostenuto Macron dagli inizi e Richard Ferrand (“coesione territoriale”). Ampia anche la rappresentanza della società civile, con l’ex presentatore televisivo e militante ecologista Nicolas Hulot (transizione ecologica), l’editrice di Actes Sud Françoise Nyssen, alla cultura, la campionessa di scherma Laura Flessel allo sport. Il professore di medicina Agnès Buzyn alla Salute , la ricercatrice e preside universitaria Frédérique Vidal all’Università e ricerca scientifica e l’ex direttrice della rete dei trasporti pubblici di Parigi Elisabeth Borneai trasporti.

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