Governo media e Alitalia apre ai sindacati, giovedì sciopero. Pronto piano straordinario

Governo media e Alitalia apre ai sindacati, giovedì sciopero. Pronto piano straordinario
21 febbraio 2017

Alitalia è pronta a un accordo con i sindacati sul rinnovo del contratto nazionale. Dopo un mese di braccio tra azienda e organizzazioni dei lavoratori arrivano i primi segnali positivi complice la mediazione del ministro dello Sviluppo economico Carlo Calenda, anche se dai sindacati arriva alcuna marcia indietro e confermano lo sciopero di giovedì. Intanto, l’ex compagnia di bandiera apre a un confronto a tappe serrate. La società ha già rinnovato l’invito ai sindacati a riprendere il confronto per agevolare un’intesa”, convinta com’è che un accordo con la sigle è la strada più auspicabile per il rilancio della compagnia”. Fermo restando, però, la necessità di rinnovare il proprio modello di business, aumentando i ricavi e riducendo i costi, per renderla competitiva ed economicamente sostenibile sul  mercato.

ASSAEREO Domani, a quanto si apprende, è stato convocato ad Assaereo un tavolo al quale partecipa Alitalia e sindacati sul contratto di lavoro, scaduto il 31 dicembre scorso mentre giovedì piloti e assistenti di volo della compagnia resteranno a braccia conserte per lo sciopero di otto proclamato dai sindacati. Sul nodo del contratto, però, restano ancora dubbi: l’azienda, secondo quanto denunciano i sindacati, intenderebbe, dal primo marzo applicare al suo posto un regolamento aziendale. Il ministro dello Sviluppo economico Carlo Calenda dice di essere soddisfatto “per la tempestività con cui Assaereo ha aderito alla richiesta del governo” sottolineando  di aver “sollecitato le parti a individuare rapidamente una soluzione in grado di scongiurare ogni possibile tensione in attesa dell’imminente avvio del confronto sul piano industriale di Alitalia”.

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SCIOPERO GIOVEDI’ Lo sciopero dunque non sarà revocato, per sospendere la protesta “non ci sono più i tempi” e le condizioni visto che “l’azienda non ha fatto alcuna retromarcia per ripristinare le condizioni contrattuali al 31 dicembre scorso” avverte il segretario della Uiltrasporti, Claudio Tarlazzi, che esprime il proprio apprezzamento per l’invito rivolto oggi dall’ex compagnia di bandiera. “Per una sospensione dello sciopero – evidenzia Tarlazzi – siamo fuori tempo massimo. I tempi non ci sono ma, soprattutto, non c’è alcun segnale di retromarcia da parte dell’azienda per un ripristino delle condizioni contrattuali al 31 dicembre scorso”. E a fronte della convocazione giunta da Assaereo per domani, “non possiamo certo andare a sentirci dire che sono confermate le misure unilaterali applicate”, avverte Tarlazzi, che vuole vederci chiaro su quella che sarà la linea dell’azienda. Poi il sindacalista plaude alla mediazione del governo, sottolineando che “ha compreso e condiviso le nostre istanze, cosa non comune e per nulla scontata”.  “Il Governo – prosegue – è ben consapevole che Alitalia è un asset strategico del paese e che un terzo fallimento della compagnia il Paese non lo reggerebbe. Ed è ben consapevole che servono strategie industriali e che non si può scaricare tutto sul lavoro”.

PIANO STRAORDINARIO CONTRO DISAGI Intanto un vista dello sciopero di dopodomani, Alitalia ha messo in campo un piano straordinario per ridurre il più possibile i disagi dei passeggeri coinvolti nello sciopero di giovedì, che l’ha costretta a cancellare circa il 60% dei voli. La compagnia, infatti, fa sapere di aver “inviato oltre 9mila fra mail e sms, ha contattato telefonicamente oltre 4.500 viaggiatori e ha rafforzato il numero degli addetti al call center del 40%. Il piano ha già permesso di riproteggere oltre il 90% dei passeggeri coinvolti, di cui oltre la metà volerà nella stessa giornata del 23 febbraio”. Auspica la revoca dello sciopero, invece, Federconsumatori,  secondo cui “è giunto il momento di lanciare un piano industriale serio e proiettato verso la crescita che preveda anche accordi internazionali”.

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