Governo spagnolo critica l’Italia: porti chiusi, scelta discutibile

26 luglio 2018

Il capo della diplomazia spagnola ha criticato la decisione dell’Italia di chiudere i suoi porti ai migranti ed ha sostenuto l’adozione di una politica europea a lungo termine per affrontare la crisi migratoria, che considera “più grave di quella dell’euro”. L’Italia ha chiuso le porte ai migranti in arrivo dalla Libia “in un modo discutibile, che creerà indubbiamente problemi a livello europeo più gravi di quelli creati dai paesi dell’Est”, ha affermato il ministro Affari esteri Josep Borrell.

La soluzione al problema della migrazione, ha proseguito Borrell, “non può essere una sorta di aggiustamento permanente” per distribuire i migranti che sbarcano. Una vera politica migratoria europea sarebbe quella di dire: “Per i prossimi 20 o 30 anni, cosa faremo con gli ulteriori 200 milioni di abitanti che ci saranno nel Sahel? Questo è ciò che cercherò di mettere sul tavolo”, ha annunciato il ministro, che è entrato in carica all’inizio di giugno. In sostanza, l’Unione europea deve condurre “una politica migratoria in loco, nei paesi di origine, altrimenti trasferiremo solo la pressione da un luogo all’altro”, ha insistito il capo della diplomazia di Madrid, sottolineando che la chiusura della rotta libica ha dirottato i migranti verso il Marocco e la Spagna, dove sono arrivati più migranti che in Italia dall’inizio dell’anno.

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E intanto, si registra una fuga di migranti da un centro di accoglienza spagnola. Sono oltre 600, tutti africani, gli extracomunitari che sono riusciti a superare la doppia barriera che separa la città autonoma spagnola in territorio marocchino di Ceuta. In totale oltre 800 hanno tentato di superare il confine, ma una parte non ce l’ha fatta, secondo la polizia. Alcuni sono stati fermati dagli agenti marocchini e altri da quelli spagnoli e rinviati in Marocco. Si tratta dell’episodio più consistente di scavalcamento della grande barriera che separa i due territori dal febbraio del 2017, quando oltre 850 migranti entrarono nella città autonoma spagnola sul suolo marocchino per quattro giorni.

L’incidente è avvenuto nel momento in cui la Spagna è diventata meta privilegiata per i migranti che attraversano il Mediterraneo sui barconi dopo che il nuovo governo italiano ha rifiutato in alcune occasioni l’attracco. Secondo l’Organizzazione internazionale della migrazione la Spagna ha superato l’Italia per arrivi, con 19.586 migranti quest’anno. Un portavoce della Guardia Civil a Ceuta ha raccontato che i migranti sono riusciti a scavalcare la doppia barriera che è anche coperta da piccole lame. Negli scontri con la polizia spagnola sono rimasti feriti 22 agenti, ma in totale, la Croce Rossa ha soccorso 132 feriti.

“Hanno scavalcato improvvisamente, con grande violenza” e alcuni hanno aggredito la polizia con calce viva ed escrementi che avevano in alcuni tubi o bottiglie. Isabel Brasero, portavoce della Croce Rossa, ha dichiarato che l’organizzazione ha curato 30 migranti per le ferite lievi, altri 11 sono stati trasportati in ospedale per possibili fratture. Dopo aver superato le barriere sono corsi verso il centro che accoglie i migranti quando arrivano in territorio spagnolo.

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