Grandi manovre al centro, sotto traccia la mossa Berlusconi-Renzi

Grandi manovre al centro, sotto traccia la mossa Berlusconi-Renzi
Matteo Renzi (s) Silvio Berlusconi
8 settembre 2018

L’accordo Berlusconi-Renzi si profila come un evento sempre più concretizzabile e non più come fantapolitica. Gli ultimi sondaggi Swg attestano un forte calo per il partito del Cavaliere e lo stabilizzarsi al 17 per cento del partito Democratico, mentre fotografano il balzo al 32 per cento della Lega di Salvini. “Necessita correre ai ripari subito” urlano i moderati, i quali , vedendo il sopravvento dei partiti estremistici, cercano soluzioni e strategie possibili per fermare l’ondata leghista che imperversa come un uragano. Non è più ammissibile per alcuni deputati azzurri rimanere in silenzio, indifesi di fronte al ruggito del leone Salvini.

Alcuni di essi, quelli un po’ più furbetti e senza cuore, se ne sono andati o aspirano ad andarsene da Forza Italia per confluire nella Lega ed i pochi idealisti, ormai davvero pochi, studiano ogni giorno varie strategie per sopravvivere, ma sanno che è una battaglia per la sopravvivenza. Difatti, non è facile più fare breccia nel cuore degli italiani che, nei Cinque Stelle e nella Lega, intravvedono la via di uscita dalla crisi economica e dei valori, che attanaglia il nostro paese. Salvini ha molto carisma e leader carismatico è stato anche Renzi, il quale, nel bene e nel male, ha governato il nostro Paese. Renzi possiede, altresì, le caratteristiche di un uomo di grande impatto mediatico. Berlusconi lo sa e sa che con lui, il Matteo fiorentino, meno ingombrante e più malleabile del Matteo milanese, si potrà dare vita ad un unico partito moderato, di ispirazione liberale e cattolica, che riecheggia la vecchia democrazia cristiana, superandone lo statalismo e la burocrazia.

Dovrà essere un partito moderato, i cui due leader, Berlusconi e Renzi, simili per quanto riguarda il proprio carisma, potrebbero fronteggiare la destra di Salvini, che si sta dirigendo, qualcuno afferma, sempre più verso gli estremi, facendo rievocare il Ventennio. In tale nuovo partito, confluirebbero anche forze vicine alla Chiesa, ossia Unione Cattolica di Ivano Tonoli, il quale sostiene, nei suoi pochi incisi, di avere addirittura l’appoggio del Vaticano. Gli italiani sono un popolo moderato e cattolico da sempre e da sempre vedono nel centro, la propria collocazione politica.

Anche l’Europa, che non vede di buon occhio Salvini e Di Maio sarebbe ben lieta del ritorno in Italia di un governo guidato da un partito proeuropeista. Berlusconi-Renzi è un binomio vincente, non solo in quanto raccoglierebbe il consenso degli italiani, ma anche il consenso del mondo cattolico e conservatore della Chiesa , che, come afferma Tonoli, tornerebbe ad avere un peso specifico nella politica del nostro Paese. La costituzione del nuovo partito si dà per scontata, secondo molte indiscrezioni sempre più insistenti, le quali spifferano anche la sua denominazione, “Progetto Italia”. La politica, si sa, si fonda a volte su colpi di scena. Staremo a vedere.

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