Grecia sotto shock e in lutto dopo gli incendi, almeno 60 morti. Tanti cadaveri carbonizzati, tra questi molti di bambini

Grecia sotto shock e in lutto dopo gli incendi, almeno 60 morti. Tanti cadaveri carbonizzati, tra questi molti di bambini
24 luglio 2018

Il bilancio degli incendi che hanno colpito la costa dell’Attica, non lontano da Atene, è arrivato a 60 morti e l’intera Grecia è sotto shock, soprattutto dopo la scoperta di 26 cadaveri carbonizzati, tra questi molti di bambini.

“Abbiamo contato 60 morti”, ha dichiarato Tsagarakis,, consigliere municipale di Rafina, alzando di 10 decessi il bilancio governativo. Rafina è il capoluogo dalla zona balneare devastata dal fuoco e il consigliere avverte: non tutte le case assediate dai roghi sono state ispezionate, potrebbero esserci altre vittime al loro interno. Tra le vittime figurano anche una donna polacca e il figlio, ha fatto sapere Varsavia, senza fornire ulteriori dettagli.

L’epicentro del disastro è la località di Mati, una quarantina di chilometri dalla capitale Atene, dove 26 persone sono state ritrovate carbonizzate, abbracciate a gruppi, “in un estremo tentativo di proteggersi”, ha raccontato un addetto alle operazioni di salvataggio, Vassilis Andriopoulos. Abitanti del luogo continuavano a segnalare dei dispersi e diverse segnalazioni di questo tipo sono arrivate a tre punti della Croce rossa allestiti nel settore, ha detto una portavoce dell’organizzazione, Georgia Trisbioti. “La gente è scioccata, si sente persa, alcuni hanno perso bambini, parenti, casa”, ha aggiunto.

“Oggi la Grecia è in lutto”, ha detto il premier Alexis Tsipras, annunciando alla tv tre giorni di lutto. Il primo ministro ha cercato di anticipare le inevitabili polemiche sulla reazione dello Stato all’emergenza, parlando di un fenomeno “estremo” ed “asimmetrico”. Secondo il portavoce governativo Dimitris Tzanakopoulos i roghi si sono sviluppati “da 15 punti in modo simultaneo su tre diversi fronti” . I responsabili e i residenti descrivono un inferno, un diluvio di fiamme che si è abbattuto lunedì pomeriggio su un’area di pinete, intrappolando la gente nelle loro case o in automobile, o a pochi metri dalle spiagge che tentavano di raggiungere.

Il portavoce dei pompieri Stavroula Maliri ha spiegato che la “progressione folgorante del fuoco nel tessuto urbano” è stata alimentata dai venti che a Mati hanno superato i 100 chilometri l’ora. “Mati non esiste più”, ha detto il sindaco di Rafina, Evangélos Bournous, diffondendo un primo censimento dei danni: oltre mille edifici devastati, come pure 300 automobili. Tra i 172 feriti che figurano nel bilancio governativo, 16 sono bambini. Undici adulti versano in condizioni gravi. Almeno cinque persone sono morte in mare e via mare 715 persone sono state evacuate verso Rafina.

La Farnesina ha fatto sapere che “l’Unità di Crisi e l’Ambasciata ad Atene lavorano per verificare con le autorità locali e per assicurare assistenza ai connazionali” che potrebbero essere nell’area interessata dall’emergenza o che potrebbero subire disagi in seguito al disastro. L’Italia è tra i Paesi che hanno offerto aiuto alla Grecia – che ha attivato il meccanismo europeo di protezione civile – assieme a Spagna, Francia, Israele, Bulgaria, Portogallo, Turchia, Macedona, Croazia. askanews

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