Greco, il giovane primo violino del Massimo

21 aprile 2014

Domani 22 aprile (ore 18:00), presso la Sala ONU del Teatro Massimo (ingresso libero sino ad esaurimento dei posti disponibili) continua il ciclo di incontri “I suoni del teatro” organizzato dall’Associazione Giovani per il Teatro Massimo in collaborazione con la Fondazione Teatro Massimo e con il patrocinio del corso di Laurea Magistrale in Musicologia dell’Università di Palermo, ideato per far conoscere al pubblico di appassionati di ogni età strumenti e voci del teatro d’opera. Il quarto appuntamento è dedicato al violino, strumento “principe” e “voce” dell’orchestra: protagonista Salvatore Greco, primo violino dell’Orchestra del Teatro Massimo che insieme a Elena Cannizzo, studentessa del corso di Laurea Magistrale in Musicologia dell’Università di Palermo, guiderà il pubblico presente nella conoscenza dello strumento e del repertorio. Alla fine dell’incontro, i partecipanti potranno provare a suonare lo strumento con l’aiuto di Salvatore Greco.

Costituita poco più di un anno fa da un gruppo di appassionati under30 molti dei quali ex-Ambasciatori del Teatro, l’Associazione “Giovani per il Teatro Massimo” vanta oggi oltre 200 soci, il numero più alto fra le associazioni giovanili italiane di appassionati d’opera (presenti tra l’altro a Milano, Genova, Verona, Venezia, Cagliari) e un gruppo di soci onorari tra cui Desirée Rancatore, Emma Dante e Omer Meir Wellber. In pochi mesi hanno realizzato, su impulso del Commissario straordinario Fabio Carapezza Guttuso e con la collaborazione di tutto il Teatro, numerose iniziative tra cui la partecipazione diretta a prove aperte, conferenze e concerti del Massimo; la Caccia al Fantasma per la “Settimana del Teatro 2013” e “Verdi come noi” evento per l’anteprima dell’opera “La traviata” nell’ambito dei festeggiamenti per il bicentenario della nascita di Giuseppe Verdi 1813-2013.

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“Siamo molto contenti del supporto che ci viene offerto dall’Associazione Giovani per il Teatro Massimo – dichiara il Commissario straordinario, prefetto Fabio Carapezza Guttuso – L’entusiasmo, la dedizione, l’impegno di questi ragazzi testimoniano il potere di aggregazione della musica classica anche nei confronti delle giovani generazioni. Il Teatro Massimo si apre quindi ancora una volta al nuovo pubblico, soprattutto in questo caso quello degli universitari sotto i 30 anni, un pubblico di curiosi, la cui presenza smentisce il luogo comune che vorrebbe l’opera riservata solo agli adulti”.

 

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