Grillo argina la frana e si riprende il MoVimento. Il comico da Palermo rievoca il Cav: “Ghe pensi mi”

Grillo argina la frana e si riprende il MoVimento. Il comico da Palermo rievoca il Cav: “Ghe pensi mi”
24 settembre 2016

di Maurizio Balistreri

appendinoPiù che “uno vale uno”, il messaggio odierno, comprensibile anche ai non milanesi, è “ghe pensi mi”. E più che il semplice gagliardetto di “garante”, in ballo c’è adesso anche il timone di comando. Beppe Grillo torna, senza più fraintendimenti, in prima linea. E’ di nuovo lui il “capo politico” M5s, a tempo pieno, colui che deve “prendere decisioni”, anche se questo può voler dire alimentare la propria “paura”, il proprio “stress”. Vero, aveva fatto un “passo di lato”, d’intesa con l’amico Gianroberto – la cui scomparsa prematura, nonostante qualche “inevitabile contrasto”, rappresenta un “vuoto incolmabile” -, per dare spazio a 5 giovani parlamentari “di cui ci fidavamo, di cui ci fidiamo”, scelti insieme alla rete per coordinare un Movimento che “stava diventando enorme”. Ma qualcosa, in quel direttorio, non è andato per il verso giusto. Di conseguenza, “né promozioni, né delazioni”, figuriamoci. Dal palco di Italia 5 Stelle, Grillo prova a dare una scossa al Movimento – originato, dice, dalla sua storica gastrite -, internamente dilaniato da ripicche e gelosie. Gelosie che Di Maio e Di Battista forse “un po’ creano”, ammette, anche se “è normale”, dal momento che “la tv è immagine, ci sono delle facce che non funzionano, magari sono bravissimi, altri no”. Come uscirne allora? Semplice, tornando all’antico, riprendendo lo spirito originario M5s, quell’entusiasmo che si respirava ai V-day, quando appunto si urlava convintamente “vaffanculo” al sistema, quando non si era ancora “un po’ stanchi”, come sono oggi – abbozza Grillo – proprio i parlamentari pentastellati.

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Questa la nuova mission, dunque. Mission che, tradotta nei fatti, vuol dire buttare giù un regolamento ad hoc e votarlo la settimana prossima, come annuncia il leader dal palco di Palermo, affinché si capisca anche che, da adesso in poi, “in tv ci andrà chi ha da parlare di un argomento”. Perché nei talk-show “non si mandano le persone”, ma rappresentanti del Movimento che “parlano del nostro programma”. “Punto e basta”, rimarca. Fase 2, quindi. A cui ci si arriva riavvolgendo un po’ il nastro M5s. “I ragazzi che entrano adesso non sanno”, perché “non hanno vissuto” i momenti della fase 1, quando “siamo stati topi da esperimento”, quando “entrati nel labirinto abbiamo trovato il formaggio, ma l’abbiamo solo assaggiato”. Insomma, “dobbiamo ricreare quelle emozioni lì, è il nostro momento”. D’altronde, rivendica durante un tour al mercato palermitano di Ballarò, “noi siamo la parte buona del Paese e dobbiamo riunire le forze, dall’ultimo attivista della Sicilia al primo di Bolzano. Dobbiamo ricompattarci assolutamente e parlare di altra economia, di economia circolare. Sono sorpreso che non ci abbiano gridato contro, ma solo a favore per dirmi ‘vai avanti così’. Dobbiamo andare avanti quindi e decidere come vivere tra vent’anni. Questo è il Movimento…”. “Ebbene sì, sono rientrato”, assicura Grillo ai militanti accorsi al Foro Italico del capoluogo siciliano, chiamati a riempire il prato anche domani. Oggi, tra gli altri, ha fatto il suo esordio la sindaca di Torino, Chiara Appendino (foto). Domani è attesa la collega romana, Virginia Raggi, che ha preferito rimanere in queste ore nella capitale per seguire da vicino la vicenda del crollo della palazzina in zona Ponte Milvio.

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