Guardia costiera sequestra 13 strutture ricettive nel Cilento, 14 persone indagate

25 ottobre 2017

Grossa operazione di polizia giudiziaria in materia ambientale della Guardia costiera nel Cilento: 13 strutture alberghiere, villaggi turistici e piscine sono state sequestrate e 14 persone iscritte nel registro degli indagati. L’inchiesta e’ coordinata dalla Procura della Repubblica di Vallo della Lucania (Salerno) e riguarda il rispetto delle disposizioni di legge in materia di scarichi di acque reflue. Dalle indagini, avviate durante l’estate, sarebbe emerso che venivano violate le norme che disciplinano gli scarichi di reflui industriali e residuati dalle acque di controlavaggio dei filtri delle piscine, in quanto non preventivamente trattati. Il sequestro oggi delle strutture ricettive e’ di tipo preventivo. L’operazione ha visto impegnati i militari della Guardia Costiera di Agropoli, Palinuro e della Sezione di polizia giudiziaria presso la Procura della Repubblica di Vallo della Lucania. Le indagini sono state condotte insieme al personale militare del Laboratorio di Analisi Ambientali del Comando generale del Corpo delle Capitanerie di porto e al personale tecnico dell’ARPA Campania, interessando complessi alberghieri e strutture turistiche ricettive che insistono in prossimita’ della costa cilentana e finalizzate appunto a verificare i valori limite di emissione per le acque reflue urbane ed industriali in acque superficiali ed in rete fognaria. E cosi’ ad oggi la Guardia Costiera ha appurato che le 13 strutture poste sotto sequestro violavano le norme in questione. L’attivita’ investigativa sul territorio non e’ conclusa, su disposizione e sotto il coordinamento della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Vallo della Lucania i militari della Guardia Costiera di Agropoli e Palinuro proseguiranno l’attivita’ di polizia volta alla tutela dell’ambiente marino e costiero.

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