Hacker pubblica numeri di telefono Di Maio, Bonafede e Toninelli

Hacker pubblica numeri di telefono Di Maio, Bonafede e Toninelli
7 settembre 2018

L’hacker di Rousseau Rogue ha pubblicato su Twitter i numeri personali del vice premier Luigi Di Maio, del ministro delle Infrastrutture Danilo Toninelli e del ministro della Giustizia Alfonso Bonafede. L’hacker da ieri sera ha ripreso a pubblicare dati rubati dai server della Casaleggio Associati, compresi nomi e donazioni dei simpatizzanti del Movimento 5 stelle alla piattaforma Rousseau. Il file, pubblicato su Privatebin.net, contiene anche quelle che sembrerebbero le mail personali dei tre politici del Movimento.

Leggi anche:
Elly Schlein lavora a liste, tensione ipotesi Tarquinio

R0gue_0, questo il nome su Twitter dell’hacker che in serata ha pubblicato i numeri di telefono e le email di Di Maio, Toninelli e Bonafede, e’ comparso per la prima volta il 4 agosto 2017. Allora dimostro’ sul social di essere all’interno dei server della Casaleggio Associati pubblicando dati a cui solo un amministratore della piattaforma poteva avere accesso. In una serie di tweet attacco’ duramente Davide Casaleggio e Beppe Grillo, dimostrando la vulnerabilita’ della sicurezza della piattaforma di voto del Movimento 5 stelle. La pubblicazione dei dati personali dei tre ministri potrebbe essere la conferma che l’hacker sia ancora attivo all’interno dei server, come lui stesso ha piu’ volte sostenuto.

Leggi anche:
Test psicoattitudinali per aspiranti magistrati: una svolta controversa

Ma al momento non e’ possibile sostenerlo con certezza. Gia’ con i file pubblicati nella notte tra il 5 e il 6 settembre, R0gue_0 aveva messo online tabelle che sarebbero presenti all’interno del database di Rousseau: si tratta di file relativi ad attivita’ recenti del Movimento, come l’Accademy Rousseau, annunciata lo scorso giugno, e una relativa ai candidati del 2018. Qualora la violazione della piattaforma dovesse essere confermata, potrebbe rivelarsi un problema non da poco per la Casaleggio Associati, che e’ stata oggetto di indagine del Garante della Privacy proprio per gli attacchi hacker dello scorso anno. Subito dopo quegli attacchi, l’azienda assicuro’ di aver risolto ogni criticita’ e di essere in grado di garantire la sicurezza dei dati dei circa 200 mila iscritti alla piattaforma. Ma la presenza di un hacker nei server sarebbe una smentita evidente dell’efficacia dell’azione.

Segui ilfogliettone.it su facebook
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Se avete correzioni, suggerimenti o commenti scrivete a redazione@ilfogliettone.it


Commenti