Hong Kong, la svolta analogica nella capitale dell’hi-tech

Hong Kong, la svolta analogica nella capitale dell’hi-tech
7 agosto 2015

In una città avveniristica come Hong Kong, capitale dell’hi-tech, dove smartphone e negozi di telecamere all’avanguardia si contano in ogni strada, è in atto tra i giovani una sorta di ritorno al passato: l’ultima moda è l’esperienza dell’analogico. In risposta al bombardamento di prodotti di ultima generazione, tanti ragazzi cercano vecchie macchine fotografiche con pellicole. “È fantastico utilizzare questa macchina fotografica usata, è come dargli una nuova vita – dice Sonia – oggi con le nuove tecnologie si può fare di tutto, così alla fine però si perde il contatto con la macchina: è bello sapere com’è fatta e come funziona”. Le Leika, le Nikon e le altre reflex garantiscono un’esperienza che è scomparsa con il digitale: “L’unicità”, spiega Lai Chun-fai, proprietario di uno dei pochi negozi vintage di Hong Kong. “I clienti – dice – mi hanno detto che ricordano il momento dello scatto di una foto. Con gli smartphone nemmeno le guardano più le foto”. Tanti amanti delle vecchie macchine amano scansionare le foto, per poi condividerle sui social network e insieme formano una piccola comunità di amanti dell’analogico. “Le fotocamere digitali sono come gli spaghetti istantanei. Si versa dell’acqua sui noodles e poi si puo mangiare”, spiega David Chan, proprietario di un negozio di fotocamere. Manca il piacere del gusto, insomma. Un piacere che i giovani stanno assaporando per la prima volta con le macchine fotografiche analogiche. (Immagini Afp)

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