Identificato presunto rapitore di Silvia Romano. La famiglia: “Non contattateci più”

Identificato presunto rapitore di Silvia Romano. La famiglia: “Non contattateci più”
Silvia Romano
22 novembre 2018

Nell’ambito delle indagini sul rapimento in Kenya della volontaria Silvia Costanza Romano, la polizia keniana sta cercando un uomo che aveva affittato camere per due sospetti scomparsi dal momento del sequestro. E’ quanto emerge da informazioni rilanciate dal sito del quotidiano keniano Daily Nation. Il ricercato si chiama Said Abdi Adan, e’ un residente della contea di Tana River (a nord-ovest di Malindi) ed “e’ scappato dalla zona alcuni giorni prima dell’attacco”, precisa il sito del piu’ diffuso quotidiano del Kenya. “Una persona del posto, Malik Said Gasambi, ha detto ai giornalisti che Adan ha affittato una casa a Chakama e piu’ tardi ha portato a viverci due persone”, scrive Daily Nation, riferendosi alla localita’ dove operava ed e’ stata rapita Romano. “Gli ho dato due stanze dove hanno passato notti a masticare miraa”, la pianta che con un alcaloide che causa eccitazione ed euforia. “Sorprendentemente, tutti sono spariti dall’attacco”, ha aggiunto il residente.

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Il rapimento era stato compiuto martedi’ “verso le sette” di sera da “da tre uomini con armi da fuoco”, riporta da ieri sera la pagina Facebook del “Servizio nazionale di polizia”. Romano stava facendo volontariato alla “Milele african home” all’interno del “trading center” di Chakama nella contea di Kilifi, precisa il post. “Gli assalitori hanno sparato ferendo quattro ragazzi e una donna fra i 10 e i 23 anni” che sono stati ricoverati in ospedale, precisa la polizia aggiungendo di essere impegnata in “un’attiva operazione di salvataggio della donna”. Il piu’ piccolo e’ stato colpito da un proiettile a un occhio, ha riferito il sito della Bbc citando la polizia. In un tweet la polizia aveva riferito che gli assalitori erano armati di kalashnikov (“fucili Ak-47”).

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Intanto, quattordici persone sono state arrestate in Kenya in una maxioperazione nell’ambito del rapimento della cooperante italiana Silvia Romano. “Fonti della polizia di Malindi” hanno precisato che i fermati sono stati portati in vari commissariati per essere interrogati, scrive un quotidiano locale. La retata e’ stata confermata dal comandante della polizia regionale costiera, Noah Mwivanda, senza poter fornire cifre sui fermi ma precisando che forze di sicurezza hanno esteso l’operazione alle contee di Tana River e Taita Taveta. Circa il rapimento della 23enne Romano, il sito riferisce che sono rimaste ferite “cinque persone del posto” e che quando gli uomini armati hanno sferrato l’attacco “martedi’ notte” la volontaria “era andata a prendere una batteria”. Dalla famiglia di Silvia Costanza Romano, frattanto, arriva la richiesta di “silenzio e pace, speranza e forza”. La sorella maggiore, Giulia, chiede che la sua famiglia non venga piu’ contattata dai media. “Non condivideremo nessuna informazione finche’ Silvia non sara’ a casa – dice Giulia Romano – e vi preghiamo di smetterla di cercare di contattarci perche’ non siamo una famiglia cui piace stare in tv o suoi giornali”.

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