Il cardinale Bertone va a vivere nel superattico delle polemiche

Il cardinale Bertone va a vivere nel superattico delle polemiche
3 dicembre 2014

Il cardinale Tarcisio Bertone non è più segretario di Stato da quando, nel settembre del 2013, Papa Francesco ha nominato come suo “primo ministro” il cardinale Pietro Parolin. Ma l’esuberante porporato salesiano ha lasciato l’appartamento ufficiale nel palazzo apostolico solo in occasione del suo ottantesimo compleanno caduto ieri. Bertone, con le suore a suo servizio, si trasferisce ora nel nuovo appartamento, un superattico che si trova nel palazzo San Carlo, dentro il Vaticano, già al centro di varie polemiche nei mesi scorsi perché il principale collaboratore di Benedetto XVI lo ha fatto ristrutturare (pagando personalmente). “Nei giorni scorsi – aveva scritto Bertone a giugno in una lettera ai settimanali diocesani di Ivrea, sua diocesi di origine – alcuni media hanno parlato in maniera malevola a proposito dell’appartamento che abiterò in Vaticano e, per rincarare la gogna mediatica, l’informatore ne ha raddoppiata la metratura. E’ stato detto, fra l’altro, che il Papa si sarebbe infuriato con me per tanta opulenza. Addirittura è stato messo a confronto lo spazio del ‘mio’ appartamento con la presunta ristrettezza della residenza del Papa”.

L’appartamento “spazioso, come è normalmente delle residenze negli antichi palazzi del Vaticano, e doverosamente ristrutturato (a mie spese), mi è concesso temporaneamente in uso e dopo di me ne usufruirà qualcun altro. Come diceva il Santo Pontefice Giovanni XXIII ‘non mi fermo a raccogliere le pietre che sono scagliate contro di me'”. Oltre all’appartamento di rappresentanza, con il compimento degli ottant’anni l’ex segretario di Stato lascia anche gli incarichi nelle congregazioni vaticane. Già da mesi non è più a capo della commissione cardinalizia di vigilanza sullo Ior, rinnovata da Jorge Mario Bergoglio. Rimane camerlengo di Santa romana Chiesa – la figura che “governa” la Chiesa nel periodo di sede vacante, quando muore o si dimette un Papa, nonché quando il Pontefice è impedito o durante un lungo viaggio – ma anche da questo ruolo potrebbe decadere se si applicherà a lui le disposizioni contenute in un recente rescritto di Papa Francesco relativo all’età di pensionamento di vescovi, cardinali e capi-dicastero. Quando fu nominato segretario di Stato da Joseph Ratzinger dovette attendere diversi mesi prima che il suo predecessore, il cardinale Angelo Sodano, lasciasse l’appartamento nel palazzo apostolico. Un gesto interpretato allora da Bertone come uno sgarbo. Ora lascia l’appartamento a Parolin. Che con ogni probabilità seguirà l’esempio del Papa, disertando l’appartamento ufficiale e rimanendo anche lui nel residence di Casa Santa Marta.

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