Il centrodestra riparte dalla “flat tax” che piace a Lega e FI

Il centrodestra riparte dalla “flat tax” che piace a Lega e FI
14 dicembre 2014

Per dare una scossa all’economia italiana serve un’aliquota fiscale unica sul reddito del 15%. E’ la ricetta della Lega Nord che per dimostrare che non c’è nessun rischio di aprire una voragine nei traballanti conti pubblici del nostro Paese ha portato a Milano, insieme agli alleati del Pin, Alvin Rabushka, economista della Stanford University ed ex consulente di Ronald Reagan: “Quando il governo russo ha adottato l’aliquota unica tutti hanno detto ‘sicuramente il ministero non avrà abbastanza denaro, ci toccherà chiudere ospedali e scuole, non ci saranno più servizi pubblici funzionanti’. Beh, tenendo conto dell’aggiustamento per il tasso di inflazione il gettito effettivo si è moltiplicato di quasi tre volte, +280% negli ultimi sei anni”. L’idea è che una tassazione molto più vantaggiosa di quella attuale abbia come conseguenza una rapida emersione dell’economia sommersa e un’immediata spinta verso la crescita. Di certo l’Italia, con il suo debito pubblico da record, resta un sorvegliato speciale, ma la proposta di Matteo Salvini, oltre a riunire vecchia e nuova guardia del partito, ha sicuramente l’effetto di avvicinarlo a Forza Italia che nei giorni scorsi ha suggerito un’aliquota unica al 20%. “Renzi si batte non con le parole, ma con delle proposte serie per un’Italia e un’Europa diversa e questo è un caposaldo”. Quanto al rischio di un contrasto tra la “flat tax” e la Costituzione per la Lega la questione non esiste: basta garantire la progressività del sistema fiscale attraverso deduzioni e non più per aliquote o scaglioni che danneggiano il risparmio e gli investimenti.

Leggi anche:
La Giulietta di Enrico Mattei esposta di fronte a Palazzo Chigi
Segui ilfogliettone.it su facebook
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Se avete correzioni, suggerimenti o commenti scrivete a redazione@ilfogliettone.it


Commenti