Il Nord volta le spalle a FI. Il Cav azzera il partito?

10 giugno 2014

Bergamo, Pavia, Cremona. Sono le ultime roccaforti lombarde che il centrodestra ha ceduto al partito Democratico dopo gli ultimi ballottaggi. L’”isola felice” di Forza Italia, la Regione dove il movimento di Silvio Berlusconi è nato e dove per anni ha governato in lungo e largo non esiste più. Una sconfitta che anche il consigliere politico dell’ex Cavaliere Giovanni Toti è costretto a fotografare così: “Per Forza Italia esiste una questione settentrionale, bisogna intervenire sullo sviluppo e sulla questione morale che hanno inciso profondamente”. Pesano, insomma, gli scandali dell’Expo e del Mose per i quali però anche il Pd si è visto togliere di mano Padova dove ha vinto la Lega. “L’elettorato ci ha dato un segnale chiaro e non è andato a votare – ha proseguito Toti – dobbiamo correre ai ripari e correre rapidamente. Dai ballottaggi sono arrivati luce e ombre, ma la vera notizia è che è andato a votare un elettore su due”.

Forza Italia e il centrodestra di possono consolare con qualche vittoria in giro per l’Italia – a Perugia dove è diventato sindaco Andrea Romizi, a Potenza dove è arrivato al successo Dario De Luca, a Padova con il nuovo primo cittadino leghista – ma per il resto è buio pesto. Ed è per questo che nel partito di Berlusconi crescono le richieste di quelli che chiedono di lasciar perdere guerre interne, lotte di potere e ricominciare invece a lavorare sul territorio per riconquistare la fiducia dei cittadini. “Dopo che il ciclo elettorale di questa primavera si è concluso – è il ragionamento di Daniele Capezzone – a me pare che a Forza Italia e al centrodestra serva più che mai ripartire dai contenuti, dalle idee-forza, dalle proposte”.

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Tesi che convince anche Berlusconi, non certo felice per i risultati, soprattutto per quelli della Lombardia, e sempre più tentato dall’azzeramento del partito. Ripartire, insomma, facendo piazza pulita di tutti i corrotti o presunti tali per ripulire l’immagine di un partito ridotto al minimo in quanto a credibilità al Nord. Intanto resta confermata la riunione di oggi a Roma del comitato di presidenza di Forza Italia, ma all’ordine del giorno figura rigorosamente solo l’approvazione del bilancio 2013. Ma c’è la possibilità che proprio il presidente degli azzurri diserti la riunione per evitare un nuovo scontro.

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