Il Parlamento vota sì all’invio delle armi ai curdi

20 agosto 2014

I senatori delle commissioni Esteri e Difesa hanno votato sì, alla presenza del ministro della Difesa Roberta Pinotti, alla risoluzione, con 27 voti favorevoli e 4 voti contrari. Anche le commissioni Esteri e Difesa della Camera in seduta congiunta, hanno approvato la risoluzione di maggioranza che appoggia la decisione del governo di inviare la fornitura di armi ai combattenti impegnati nel nord dell’Iraq negli scontri con i miliziani islamici dell’Isis. I voti favorevoli sono stati 56, i contrari 13, come ha riferito il deputato del Pd Khalid Chaouki, sul suo profilo Twitter.

IL DISCORSO DEL MINISTRO PINOTTI Dopo gli aiuti umanitari già inviati, il governo italiano è “impegnato a valutare ulteriori richieste di aiuto provenienti da forze regionali” in Iraq, anche “attraverso l’invio di armamento”. Lo ha dichiarato il ministro della Difesa Roberta Pinotti, nel corso delle comunicazioni alle commissioni congiunte Esteri e Difesa di Camera e Senato sul conflitto in Iraq.

Il governo, come era già trapelato nei giorni scorsi, si appresta a fornire fra le altre cose “armi leggere” e “armamenti confacenti alle esigenze manifestate dai curdi, per la difesa personale e d’aria e contro mezzi, tutti di fabbricazione ex sovietica”, in possesso delle nostre forze armate “in seguito a sequestro in mare avvenuto 20 anni fa durante il conflitto nei Balcani”. Per tutte queste possibilità, ha spiegato Pinotti, “la pianificazione dei trasferimenti è già in corso e può essere finalizzata nei prossimi giorni, avviando la richiesta delle autorizzazioni internazionali, innanzitutto irachene”.

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Il ministro Pinotti ha sottolineato inoltre come i piani del governo siano in piena sintonia con la “conclusione unanime del Consiglio europeo del 15 agosto” e che gli “interventi individuati dal governo sono senz’altro in linea col nostro ordinamento”.

Tra l’altro, ha osservato, “l’Italia non è isolata, Francia e Regno unito hanno già avviato” interventi in tal senso e la Germania “li sta valutando”. Se l’orientamento del Governo verrà condiviso dal Parlamento, ha assicurato Pinotti, ci si assicurerà che la consegna del materiale bellico avvenga a favore di “interlocutori che rappresentano articolazioni governative” e che sarà evitato “che siano destinate a usi non appropriati”. Per il ministro, “l’occupazione di ampi territori di Iraq e Siria da parte delle forze fondamentaliste minaccia seriamente la sicurezza internazionale, come affermato anche dal Consiglio di Sicurezza dell’Onu”.

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