Ilaria Cucchi attacca il generale dell’Arma: “Nistri vuole colpire tutti quelli che parlano”

18 ottobre 2018

“Questo processo, io, Fabio e la mia famiglia lo abbiamo fortissimamente voluto e ora il generale vuole colpire tutti coloro che hanno parlato”. E’ un attacco senza giri di parole quello che sferra Ilaria Cucchi, parlando alla Stampa Estera, a proposito dell’incontro di ieri con il comandante generale dei Carabinieri, Giovanni Nistri, al ministero della Difesa.

Leggi anche:
Minacce nucleari russe sono "irresponsabili" ma la Nato è pronta a difendersi

“Danno peso ai post di Casamassima, ma non ci difendono da quelli infamanti e violenti partoriti da pagine di Facebook e troll in gran parte gestiti da appartenenti a polizia e carabinieri”, ha proseguito Cucchi sottolineando di aver “per questo, chiesto aiuto alla ministra Trenta che si è dimostrata molto sensibile. Voglio solo verità e giustizia. Rispetto profondamente ma non mi stancherò mai di dirlo tutte le istituzioni”. La sorella di Stefano, in ogni caso, ha sottolineato: “Vorrei tranquillizzare tutti che, al di là del fatto che non ci sarebbe niente di male, Ilaria Cucchi non vuole fare carriera politica”.

A rincarare la dose, Fabio Anselmi, legale della famiglia Cucchi, secondo il quale, le parole del generale Nistri di ieri “sono un segnale pesante” per il processo in corso perché ha detto di “voler colpire” i tre testimoni, Casamassima, Rosati e Tedesco, che hanno parlato. “Può essere legittimo – ha aggiunto l’avvocato – giustificato, doveroso, ma è un segnale bruttissimo. Durante un processo così delicato e soprattutto nel corso di indagini altrettanto delicate”. Intanto, il ministro della Difesa, Elisabetta Trenta, ha scritto sul suo profilo Facebook: “Ringrazio Ilaria Cucchi per le parole di stima espresse nei miei riguardi e le rinnovo la mia più profonda vicinanza per quel che ha passato fino ad oggi, confermandole il mio supporto nella ricerca della verità.

Leggi anche:
Relatrice Onu accusa Israele di "genocidio" e "pulizia etnica". Negoziati in corso a Doha

Ieri ho favorito un incontro perché sentivo di farlo, perché credo nello Stato e nella giustizia. Ma soprattutto, perché credo proprio nella verità”. E, allo stesso tempo, la Trenta ha specificato: “A tal proposito, il Comandante dell’Arma dei Carabinieri Giovanni Nistri non ha portato avanti alcun sproloquio e non ha manifestato nei confronti di nessuno pregiudizi punitivi. Ero presente, se lo avesse fatto sarei intervenuta! Semplicemente, ha rimarcato l`obbligo per tutti i gradi al rispetto delle regole, il che rientra nelle sue prerogative di Comandante. Non sto offrendo una mia personale interpretazione dei fatti. Sto raccontando solo quel che è successo. Se c’è stata una incomprensione non trapelata durante l’incontro mi spiace, poiché la natura stessa dell’incontro era quella di favorire un confronto aperto e trasparente”. “Ieri, nelle dichiarazioni alla stampa, mi sono commossa – ha concluso Trenta -. Sento forte la responsabilità di questa vicenda, anche se sono ministro da pochi mesi. E vorrei che questo senso di responsabilità fosse condiviso. In modo umano”.

In serata la controreplica di Ilaria Cucchi: “Prendo atto delle dichiarazioni della ministra della Difesa Elisabetta Trenta. Posso solo dire che le confermo tutta la mia gratitudine e stima, come anche ribadito durante la nostra lunga conversazione telefonica ieri sera, e comprendo il suo imbarazzo. Mi dispiace ma non potevo tacere”.

Segui ilfogliettone.it su facebook
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Se avete correzioni, suggerimenti o commenti scrivete a redazione@ilfogliettone.it


Commenti