Incontro Ala-Pd, la minoranza Dem si infuria. M5S: Renzi e Verdini si presentino al Colle

Incontro Ala-Pd, la minoranza Dem si infuria. M5S: Renzi e Verdini si presentino al Colle
29 aprile 2016

di Enzo Marino

“Non siamo in maggioranza, e l’opposizione dice che noi non siamo neppure opposizione. Diciamo che siamo in…Paradiso. Oggi comunque con il Pd abbiamo soltanto concertato un metodo di consultazione incentrato sui provvedimenti all’esame di Camera e Senato, un metodo per andare avanti in questa legislatura”. Parla Denis Verdini al termine del vertice a Montecitorio tra Pd e Ala, a cui hanno partecipato i capigruppo Pd di Camera e Senato, Rosato e Zanda, il vicesegretario dem Lorenzo Guerini e per la delegazione Ala, con Verdini anche i senatori Lucio Barani e Ignazio Abrignani. “Il gruppo Ala non si è mai formalmente incontrato con il Pd. Occorreva parlarsi perché noi vogliamo conoscere i provvedimenti che arriveranno in aula alla Camera o al Senato. Nel merito non abbiamo stabilito nulla, abbiamo parlato solo di un metodo di lavoro, stabilito che ci devono essere degli incontri. Essendo noi un gruppo relativamente nuovo un incontro di questo tipo non l’avevamo ancora fatto ed era necessario” ha spiegato Verdini”. In sostanza, “dovevamo concertare un metodo perché a volte ci trovavamo in difficoltà – ha concluso – non c’è alcun calendario di incontri, ma parteciperemo con Ncd e altri gruppi di maggioranza agli incontri sui provvedimenti”. Intanto il gruppo Alleanza liberalpopolare-Autonomie di Denis Verdini è salito a quota 20. Al partito in Senato avrebbe aderito Antonio Milo, ora all’opposizione con i Conservatori e Riformisti.

Leggi anche:
Usa2024, Biden userà TikTok per la campagna elettorale

M5S ALL’ASSALTO “Dopo il ‘vertice di maggioranza’ fra Renzi e Verdini, sarebbe quantomeno rispettoso che i due artefici del cambio di maggioranza al Senato si presentino al Colle per notificare a tutti i nuovi equilibri politici del Governo”. Lo chiedono i capigruppo M5s di Camera e Senato, Michele Dell’Orco e Nunzia Catalfo. “Non è una questione di codice – sottolineano – ma di rispetto dei cittadini italiani. Già Renzi governa senza essere stato eletto da nessuno e ora imbarca nella maggioranza un personaggio eletto con il Pdl e che ha costituito un nuovo soggetto politico fondato sull’opportunismo del momento e composto da soli cambiacasacche. L’occasione potrebbe essere anche utile a Renzi per spiegare al presidente della Repubblica come abbia applicato il suo recente appello per la lotta alla corruzione, visto che ha permesso di entrare in maggioranza un personaggio come Verdini, già condannato per corruzione e con sei rinvii a giudizio sulle spalle”.

DISSIDENTI DEM Il vertice ha comunque scatenato l’ira anche dei dissidenti del partito Democratico. Laconico Pierluigi Bersani: “Voglio vedere anche questo”. Roberto Speranza ha scelto invece un commento su twitter per far trapelare tutta la sua irritazione: “L’incontro con Verdini è una follia inspiegabile”. Infine, l’affondo di Davide Zoggia: “Nel giorno in cui giustamente il presidente della Repubblica invita la politica a rafforzare la battaglia contro la corruzione e il malaffare penso che quella con Verdini non sia proprio l’alleanza giusta per ottenere una più adeguata norma sulla prescrizione, un’accelerazione dei processi e una lotta più dura contro corruzione e cedimenti della politica verso l’affarismo e il conflitto di interessi”.

Leggi anche:
A Radio Anch'io scoppia la polemica: discriminazione religiosa?"

 

Segui ilfogliettone.it su facebook
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Se avete correzioni, suggerimenti o commenti scrivete a redazione@ilfogliettone.it


Commenti