Insulti social a Santanchè e a Brunetta, opposizioni chiedono dimissioni Fioramonti

Insulti social a Santanchè e a Brunetta, opposizioni chiedono dimissioni Fioramonti
Lorenzo Fioramonti
3 ottobre 2019

Insulti a Daniela Santanche’ e a Renato Brunetta, al quale viene augurata una dose di manganellate dalla polizia. Ma anche considerazioni sulla polizia paragonata a “un corpo di guardia del potere”. Il tutto sulla pagina social di Lorenzo Fioramonti, ministro dell’Istruzione. Parole che Fioramonti ha affidato ai suoi account, prima dell’impegno politico nel governo. E, tuttavia, c’e’ abbastanza materiale per portare le opposizioni a chiedere le dimissioni del titolare del ministero di Viale Trastevere. “Dimissioni immediate”, chiede Fratelli d’Italia, partito di Daniela Santanche’. Giorgia Meloni si rivolge direttamente al presidente del Consiglio, Giuseppe Conte: “Ci aspettiamo la condanna di tutte le forze politiche, senza se e senza ma, e ci aspettiamo che il premier Conte, sempre attento a chiedere rispetto per le istituzioni, pretenda le dimissioni di una persona cosi’ palesemente indegna di rappresentare la nazione”, spiega la leader FdI.

E se Conte non interverra’, “facendo dimettere il proprio ministro, presentero’ oggi stesso una mozione di sfiducia personale a Lorenzo Fioramonti”, sottolinea Luca Ciriani, capogruppo FdI al Senato. E se Meloni chiede un intervento del permier, Ignazio La Russa sottolinea che “gli insulti sessisti rivolti a Daniela Santanche’ e la morte augurata agli uomini delle Forze dell’ordine avrebbero dovuto trovare una risposta forte del presidente del Consiglio Conte, di Luigi Maio, di Nicola Zingaretti e anche di tante donne di sinistra. E invece niente. Silenzio”. Di “volgarita’ gratuite” parla Maria Stella Gelmini, capogruppo di Forza Italia alla Camera. “I colleghi del Pd non siano complici di questo scempio e se hanno davvero a cuore il sistema dell’Istruzione come dicono, smettano di sostenerlo in quel ruolo e ne pretendano le dimissioni”, aggiunge Licia Ronzulli, vicepresidente dei senatori di Forza Italia.

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“Meno male che per i 5 stelle e il Pd i sessisti eravamo noi della Lega”, ironizza il capogruppo della Lega alla Camera, Riccardo Molinari che si rivolge alla ex presidente della Camera, Laura Boldrini, paladina di molte battaglie contro gli hater dentro e fuori i palazzi: “Cosa ne pensa la collega Boldrini del suo nuovo compagno di avventura? Fioramonti e la maggioranza chiariscano subito. Il suo silenzio non fa che peggiorare una situazione gia’ di per se’ imbarazzante non solo per il governo giallo fucsia, ma per tutto il Paese”. Ma contro le parole del ministro prende posizione anche la maggioranza. Il Partito Democratico, con la senatrice Valeria Fedeli, chiede a Fioramonti di “spiegare al piu’ presto. Il suo silenzio non e’ sostenibile nel ruolo che ricopre”.

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