In Italia persi 4011 anni di vita per scelte alimentari sbagliate

15 ottobre 2018

Ben 4.011 anni di vita. Sono quelli persi nel 2017 dagli italiani per colpa di scelte alimentari sbagliate che contribuiscono al proliferare di alcune malattie che mettono a rischio la qualità della nostra vita fino a portare a volte alla mortalità precoce. Su tutte diabete, alcune forme di tumore e problematiche cardiovascolari.

Lo sostiene il Food Sustainability Index che sarà presentato il 27 e il 28 novembre a Milano nel corso del IX Forum Internazionale su Alimentazione e Nutrizione organizzato da Barilla Center For Food and Nutrition. In occasione della Giornata Mondiale dell’Alimentazione del 16 ottobre, Fondazione Barilla ha anticipato alcune evidenze del terzo indice di sostenibilità, che è una sorta di osservatorio sul sistema alimentare dei Paesi che aderiscono: in Italia il 36,8% di bambini e adolescenti tra 5 e 19 anni è sovrappeso, un dato che tra gli adulti sale a oltre il 58% del totale.

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Come è stato possibile nel Paese della Dieta Mediterranea? Viene da chiedersi. La risposta, secondo gli studi di BCFN, sta nel cambiamento delle abitudini alimentari che, soprattutto tra i giovani, hanno portato al distacco da questo modello alimentare. Eppure, secondo le anticipazioni della terza edizione dell’ Index, l’Italia sta provando ad arginare questa “transizione nutrizionale”, mettendo in campo alcune azioni concrete nelle mense scolastiche. Anche l’accordo triennale fra Fondazione Barilla e Miur siglato a giugno va esattamente in questa direzione: cioè creare maggiore consapevolezza tra studenti e docenti sull’importanza delle nostre scelte alimentari, come ha sottolineato Anna Ruggerini, Direttore Operativo della Fondazione BCFN. “I giovani sono fondamentali per costruire le competenze per affrontare le sfide che questo pianeta ci sta ponendo”.

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