Italiana morta in Brasile, il racconto dell’amico: ecco come ho trovato Pamela

Italiana morta in Brasile, il racconto dell’amico: ecco come ho trovato Pamela
3 dicembre 2016

“Avevano sentito le grida strazianti di una donna, ma nessuno e’ intervenuto. Non mi do pace, meglio stare lontano per un po’ da Morroa”. Fabio Marzovilla, livornese 46enne, amico dal 2010 di Pamela Canzonieri, la 39enne ragusana uccisa in Brasile il 17 novembre, racconta all’AGI il ritrovamento della sua amica: e’ stato lui a trovare il cadavere di Pamela nell’abitazione in cui lei viveva a Morro de Sau Paulo, un piccolo isolotto frequentato da numerosi turisti. Fabio parla anche di Antonio Patricio Dos Santos il brasiliano 31enne, sospettato di essere l’assassino della ragazza. “Ci credo, credo possa essere stato lui, aspettiamo il dna perche’ lui aveva graffi sulla mano e alle spalle e Pamela ha della pelle di qualcuno sulle dita delle mani”. Fabio Marzovilla ha trovato Pamela morta “alle sette della sera del 17 novembre. Ci eravamo visti alle sei del pomeriggio del giorno prima”.

Si dovevano vedere la sera, ma Pamela il mattino successivo aveva un appuntamento con i proprietari di un ristorante. “Lei aveva appuntamento la mattina alle 7 con quelli del ristorante che non si sono nemmeno preoccupati del fatto che Pamela non si era presentata, o di avvisare qualcuno che non si era presentata nemmeno alle 17. Quando sono arrivato il giorno dopo al ristorante, perche’ passavo di li’, ho chiesto di Pamela e loro mi hanno detto ‘Ma lo dovevi sapere te, dov’e’. ‘Ma come, ho risposto, veramente l’appuntamento ce l’avevate voi’. Mi sono preoccupato – racconta Marzovilla – poteva esserle successo qualcosa, magari era caduta poteva avere sbattuto la testa. Arrivo a casa, tutto scuro. Vabbe’, penso, forse non e’ in casa ma mi sembrava strano perche’ era gia’ sedici ore che non era collegata ad internet perche’ lei con la famiglia si sentiva sempre, poi messaggiava con la sorella, la mamma”. Alla fine, “l’ho trovata morta – racconta – in un letto in un’altra stanza, ho chiamato la Polizia militare che e’ arrivata dopo un’oretta”. In quella stanza, afferma l’uomo, “non c’era droga, solo un pezzo di muro cascato. Nessuna droga. La circostanza e’ stata smentita subito”. Marzovilla racconta anche e’ “sparito” il cellulare che Pamela “usava con il chip brasiliano”. Con Pamela una amicizia forte e lunga: “conoscevo la famiglia Canzonieri, tramite Pamela; per lei ero un punto di riferimento, se c’era qualcosa che non andava diceva ai suoi di non preoccuparsi tanto c’era Fabio; era come se fosse mia sorella”.

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