Italicum, prossima settimana Pd presenta proposta. Prova piazza per Renzi

Italicum, prossima settimana Pd presenta proposta. Prova piazza per Renzi
Lorenzo Guerini, deputato del Partito Democratico
27 ottobre 2016

Potrebbe chiudersi la prossima settimana la partita interna al Pd sulle modifiche da apportare all’Italicum. “La prossima settimana e’ quella buona”, sottolinea una fonte del Partito Democratico. La seconda riunione della commissione incaricata di cercare l’accordo all’interno del partito e, in un secondo momento, di sondare gli umori delle altre forze politiche dovrebbe tenersi domani, ma non sarebbe – stando a quanto viene riferito – quella decisiva. L’ipotesi e’ che una prima proposta venga avanzata alla minoranza del partito e che dalla prossima settimana partano ufficialmente i ‘sondaggi’ tra gli altri partiti per arrivare a un testo definito. Su questo c’e’ ottimismo tra i renziani, in particolar modo in Lorenzo Guerini (foto) che continua nel lavoro di tessitura dentro il suo partito. L’obiettivo e’ di arrivare alla manifestazione di sabato a Piazza del Popolo, convocata dal segretario Matteo Renzi per compattare il partito attorno alle ragioni del Si’, lasciando fuori meno pezzi possibili. Che significa portare in piazza almeno una delegazione della minoranza Pd.

“Se il Pd, con la volonta’ del suo segretario, trova le ragioni dell’unita’ io alla manifestazione di sabato partecipero’ come ho sempre fatto. Se quella piazza sara’ il luogo dove sancire una divisione non saro’ li’. Ricamare su altro non ha senso”, ha fatto sapere Cuperlo con una nota. A sentire i bersaniani, il tempo sarebbe ampiamente scaduto: “Non esiste proprio”, spiega un esponente di primo piano della minoranza che, pero’, aggiunge: “Domani o dopodomani dovremmo ufficializzare la nostra posizione rispetto alla manifestazione”. Una attesa che si giustifica con il “rispetto dovuto” al lavoro di Gianni Cuperlo. “Renzi rottami l’Italicum e votero’ si'”, ha detto Pierluigi Bersani. Rottamare l’Italicum, per la minoranza, vuol dire rispondere ai punti che Cuperlo ha portato al tavolo della trattativa: via doppio turno, dentro collegi uninominali e un premio di maggioranza che garantisca governabilita’ senza sacrificare la rappresentanza. Una posizione meno netta rispetto a quelle delle scorse settimane.

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Il fatto che la parte bersaniana della minoranza non abbia ancora ufficializzato la sua posizione lascia sperare Cuperlo che la conclusione della vicenda possa essere positiva per il Partito Democratico. E assieme a Cuperlo spera il vice segretario del Pd, Lorenzo Guerini. E’ lui a tessere i fili per ricucire lo strappo dentro il partito con l’obiettivo di sfruttare al massimo il tempo a disposizione. Che e’, obiettivamente, poco. Al lungo faccia a faccia Guerini-Cuperlo delle scorse ore e’ seguito quello di oggi tra Cuperlo e Speranza. “Ci vediamo tutti i giorni, discutiamo di tante cose”, ha spiegato Cuperlo a chi gli chiedeva una sintesi dell’incontro. Durante il colloquio, risulta pero’ che Cuperlo si sia soffermato sui progressi e i nodi ancora da sciogliere per arrivare a modificare l’Italicum. Con o senza minoranza, la piazza di sabato rappresenta una prova decisiva per Matteo Renzi e il Partito Democratico. Al Nazareno si lavora all’organizzazione dell’evento, non senza qualche timore. Sono due le incognite che pesano sulla kermesse. Il ponte lungo che potrebbe portare tanti a scegliere di lasciare la Capitale. E la prossimita’ temporale con il piu’ renziano degli appuntamenti, la Leopolda, prevista dal 4 al 6 novembre. Anche per questo si punta molto a rendere ‘appetibile’ l’appuntamento con nomi di grido. Sul palco ci sara’ tanta societa’ civile, mondo dello spettacolo, nomi noti al grande pubblico. Oltre, naturalmente, al segretario e presidente del consiglio Matteo Renzi che spera, tra le altre cose, di rispondere al flop della mobilitazione M5S di ieri con una ‘cartolina’ a effetto da Piazza del Popolo.

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