Ius soli e biotestamento, il Senato al bivio

Ius soli e biotestamento, il Senato al bivio
30 novembre 2017

Non sara’ facile la conferenza dei capigruppo del Senato martedi’ prossimo. Oggi il Governo porra’ la fiducia sul ddl di bilancio e l’aula di Palazzo Madama licenziera’ in prima lettura il provvedimento. Martedi’ i senatori dovranno scegliere i provvedimenti da varare prima che il ddl di bilancio torni a Palazzo Madama per la terza e probabilmente definitiva lettura. La scelta ricadra’ su almeno un paio di provvedimenti, tra ius soli, biotestamento, tutela dei testimoni di giustizia e nuovo regolamento del Senato. Il Presidente del Consiglio, Paolo Gentiloni, aveva impegnato il Governo sull’ok allo ius soli entro la legislatura. Nella maggioranza Ap e’ contraria sia allo ius soli sia al biotestamento. Alla Camera il Movimento 5 Stelle voto’ a favore del biotestamento, ma non e’ detto che la scelta venga confermata al Senato. E’ certo invece il si’ di Mdp e Sinistra italiana sia sullo ius soli sia sul biotestamento. Renato Schifani, ex Presidente del Senato, lascia uno spiraglio per il voto di Forza Italia sul biotestamento: “La liberta’ di scelta su un tema delicato come il biotestamento e’ sacrosanta, sono fiero che il mio partito rispetti la sensibilita’ personale di tutti i suoi componenti”.

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I ministri del Pd Martina e Poletti non hanno perso la fiducia di portare a casa entrambe le leggi. Per il ministro del Lavoro lo ius soli e’ “una legge che va fatta”. Il ministro delle Politiche agricole afferma: “Noi sui diritti siamo determinati. E andiamo avanti. Si puo’ completare una legislatura di svolta e noi siamo impegnati con serieta’ sia sul biotestamento sia sulla legge per la cittadinanza con nuovi diritti e doveri”. Il senatore del Pd Luigi Manconi sottolinea: “E’ un dato oggettivo, facilmente verificabile sotto il profilo numerico e politico che la legge sulla cittadinanza ha qualche chance in piu’ di quella sul testamento biologico. L’esito non e’ certamente scontato, ma puo’ essere perseguito con successo. Immediatamente dopo – intendo: immediatamente dopo – si puo’ affrontare il tema delle dichiarazioni anticipate di trattamento. Ma tutto cio’ deve avvenire nella massima chiarezza politica – conclude Manconi – adottando comportamenti leali, evitando scivolosi sotterfugi che potrebbero rivelarsi altrettante trappole. Dunque, si calendarizzi per martedi’ 5 dicembre lo ius soli, si ponga la fiducia e si vada avanti per ottenere altri risultati che potrebbero salvare il bilancio e l’onore di questa legislatura”.

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