Je accuse M5s in aula su leggi ad personam Berlusconi. E Fi insorge

Je accuse M5s in aula su leggi ad personam Berlusconi. E Fi insorge
Camera deputati (foto archivio)
20 novembre 2018

“Volevo portare la memoria a circa 15 anni fa, quando da giovane studente di giurisprudenza iniziavo a marcare il mio spirito critico, parliamo degli anni bui in cui il potere politico e queste aule erano piegate in maniera sistematica e scientifica alla volontà di poche persone e la prima era l’allora capo del governo”. Cioè Silvio Berlusconi. Scoppia la bagarre in aula alla Camera quando nel corso dell’esame del ddl anticorruzione che contiene anche la norma sulla prescrizione prende la parola uno dei relatori, il 5 stelle Francesco Forciniti.

Il deputato calabrese, avvocato, ha letto “la lunga sfilza di leggi ad personam che ha contraddistinto quel periodo”: “la legge ammazza-rogatorie, la legge Pecorella, la depenalizzazione del falso in bilancio, il lodo Alfano, il ddl intercettazioni, il processo breve, i costanti tagli alla giustizia sistematici e annuali e in questo contesto interveniva nel 2005 la legge ex Cirielli che fu definita salva-Berlusconi prima e salva Previti poi”. “Se oggi ci sono voci disfattiste, che fanno le cassandre e criticano al nostra riforma sono le stesse voci che all’epoca salutarono come una vittoria la legge ex Cirielli oggi sono ancora più convinto che stiamo andando nella direzione giusta. È finito finalmente il tempo in cui all’interno di questi palazzi si lavorava dietro un finto garantismo di facciata per salvare e garantire l’impunità a poche persone adesso in questi palazzi si fa l’interesse dei cittadini”, ha insistito Forciniti tra le proteste di Fi.

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“Prima di parlare di uno che ha governato per 20 anni – ha detto il forzista Francesco Paolo Sisto – si deve sciacquare la bocca. Berlusconi ha avuto un consenso senza precedenti, è stato l’unico presidente del consiglio eletto, è questa la democrazia, non la vostra”. E’ intervenuta a difesa di Berlusconi anche Debora Bergamini: “Voi senza Berlusconi non esistete, non sapete di cosa parlare, l’unica cosa che vi dà una identità è attaccare Berlusconi”. “Noi siamo orgogliosi del nostro garantismo e siamo lontani dall’atteggiamento manettaro del Movimento 5 Stelle. In questa battaglia, è forse la prima volta, Forza Italia non è isolata. Bisogna dare atto a Bonafede che forse un capolavoro gli è riuscito: quello di mettere d’accordo tutti contro questa riforma”, ha detto Mariastella Gelmini, capogruppo di Forza Italia.

“In audizione in Commissione non è stata solo Forza Italia a dire che la sospensione della prescrizione è un grave errore. Voi non siete riusciti neanche a convincere il presidente dell’Anac Cantone. Ma come, voi che siete i campioni dell’anticorruzione avete contro Raffaele Cantone ed Edmondo Bruti Liberati? E sapete cosa ha detto il procuratore di Milano Greco, che non è un notorio berlusconiano? Che questa riforma rischia di far saltare le Corti d’Appello. E poi sono intervenuti il presidente delle Camere Penali Caiazza, il professor Manes, il professor Pisani, il professor Marini, Bernasconi, il presidente Canzio. Grazie per averci tolto dall’isolamento: la posizione di Forza Italia è la posizione di tutti coloro che difendono la Costituzione, lo stato di diritto e le garanzie costituzionali”, ha aggiunto. Nella polemica è intervenuto anche il deputato Pd Roberto Giachetti: “Quei governi hanno fatto delle leggi sbagliate e con pochi altri oggi in quest’aula le abbiamo contrastate. Quelle leggi in aula erano votate da un partito con il quale siete al governo. Quell’accanimento che rivolgete verso Berlusconi abbiate il coraggio e la faccia di rivolgerlo a coloro con i quali governate”.

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