Jenkins torna a Roma dopo Oscar per Moonlight, il suo nuovo film

22 ottobre 2018

Il suo primo film, “Moonlight”, che aprì la Festa del Cinema di Roma due anni fa, vinse poi tre Oscar. Il regista americano Barry Jenkins è tornato nella Capitale per presentare il suo secondo lungometraggio, “Se la strada potesse parlare”.

Tratto dal romanzo di James Baldwin, è ambientato a Harlem negli anni ’70, e racconta attraverso la lente dell’amore e dei sentimenti una storia di sopruso e ingiustizia verso un giovane ragazzo di colore, accusato ingiustamente di stupro. La sua fidanzata, in attesa di un bambino, lotta in ogni modo, e con l’aiuto della propria famiglia non perde mai la speranza.

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A differenza di registi come Spike Lee, Jenkins ha scelto sempre una chiave intimista per mostrare sullo schermo le vessazioni subite dai neri nel proprio Paese: “L’amore che salva e protegge le persone è uno degli elementi che mi sono piaciuti nel libro – ha detto il regista – i neri hanno sempre vissuto una vita terribile ma nonostante tutto non hanno perso la gioia, l’amore, la bellezza. Abbiamo la forza di sopravvivere celebrando la gioia. Nonostante gli orrori vissuti in America riusciamo ancora ad amare e a essere qui”. Il regista ha però aggiunto: “Noi cineasti abbiamo la responsabilità di dire la verità, perché la gente non legge più. Se la racconti in modo piacevole, il pubblico la accetta”.

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