Jet russo sfiora aereo Usa. Mosca: “Si era avvicinato al confine”

Jet russo sfiora aereo Usa. Mosca: “Si era avvicinato al confine”
12 maggio 2017

Un jet da combattimento russo Su-27 è volato a una distanza di sei metri da un velivolo pattuglia americano P-8A Poseidon (foto) in missione sul Mar Nero. Lo ha reso noto il canale tv statunitense NBC, precisando che l’avvicinamento è avvenuto il 9 maggio (per i russi giorno della Vittoria sulla Germania nazista e principale festa nazionale). Secondo l’agenzia russa Tass, che ha citato il capitano della Marina Usa e portavoce del Comando strategico, Pamela Kunze, la distanza è solo una delle variabili che devono essere prese in considerazione. Nell’analisi di tali incidenti che si verificano regolarmente nell’aria, bisogna tener conto di fattori quali la velocità, l’altitudine, il grado di visibilità, il tempo di convergenza e altro. Il Poseidon americano è “un aereo spia”, si era “avvicinato al confine di Stato della Federazione Russa” e a scortarlo non è stato un Su-27, ma un Su-30. Il ministero della Difesa russo replica agli Usa. “Il caccia russo ha effettuato le manovre di “saluto” ai piloti americani”, si sottolinea dal Ministero russo. Poi “l’aereo spia degli Stati Uniti” dopo il riavvicinamento con il Su-30, sul Mar Nero ha cambiato il percorso, e il jet russo è tornato “tranquillamente a casa, alla sua base”.

Secondo quanto si apprende dal ministro della Difesa russo, “il 9 maggio alle 12.00 ora di Mosca (le 11 in Italia) mezzi russi di controllo dello spazio aereo, sopra acque neutrali del Mar Nero, hanno rilevato un avvicinamento al confine di Stato della Federazione Russa”. Kunze evidenzia che il comandante del velivolo P-8A Poseidon ha definito le azioni di entrambe le parti professionali e sicure. Secondo la parte americana, nel mese di aprile, i bombardieri strategici russi Tu-95 in una settimana per ben quattro volte si sono trovati vicino alla costa dell’Alaska. Così sia il 17 che il 18 aprile aerei americani si sono sollevati in aria. In particolare il 17 aprile, per la rilevazione e l’identificazione dei velivoli russi si sono sollevati in volo due caccia-bombardiere di quinta generazione F-22 e un E-3 AWACS US Air Force. Secondo il Ministero della Difesa russo, gli F-22 russi in quell’occasione hanno accompagnato il Tu-95MS per quasi mezz’ora accompagnato nelle acque neutrali dell’Alaska.

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