Jovanotti chiude tour a Milano: “Le razze non esistono: esistono solo le persone”

Jovanotti chiude tour a Milano: “Le razze non esistono: esistono solo le persone”
Lorenzo Jovanotti
4 luglio 2018

“Vi racconto una storia: quando le cose giuste accadono al momento giusto, non c’e’ evoluzione; sono le cose sbagliate al momento giusto che ci fanno evolvere. La nostra epoca e’ fantastica, ma sta tornando una cosa pericolosa, che e’ sempre sbagliata nel momento sbagliato: in una parola il ‘razzismo’. Le razze non esistono: esistono solo le persone”. Si fa serio Lorenzo Jovanotti, quando lancia questo messaggio ai suoi fan, poi si rivolge ad una ragazza: “Quanti anni hai? Ventidue? Avevo gia’ fatto tre album quando sei nata. Lo dico a te: non farti fregare”.

Due volte ripete nel corso della serata un ostinato: “Non si puo’ vivere in un mondo senza cielo, non si puo’ vivere in un mondo chiuso” e sembra voler ricordare che il suo e’ un messaggio musicale, ma anche “politico”, in senso lato. In un concerto infinito, variegato e vibrante, Lorenzo Cherubini “Jovanotti” chiude a Milano, al Forum di Assago, un tour lungo 67 date. Palazzetti pieni di musica e allegria per tre ore: le pause fra una canzone e l’altra durano pochi secondi e i cambi d’abito sono rapidi come quelli di un trasformista. La penultima data di Milano si apre in effetti con un cartone animato in cui Lorenzo e’ prima Don Chisciotte, poi un supereroe e poi un astronauta, fino a quando non si materializza sul palco e fa esplodere la gioia dei fan.

Il cavaliere della Mancia – di cui porta l’armatura nella vignetta – torna anche a fine concerto, con una citazione che richiama la liberta’ di cui l’eroe di Cervantes rappresenta la costante ricerca; e si porta dietro l’accenno al primo singolo che esattamente 30 anni fa a Milano, il 29 giungo, usciva e lo rendeva famoso, “Gimme five”. In mezzo c’e’ un tripudio di colori, coriandoli, luci e ballo: Lorenzo Cherubini, 52 anni, sul palco e’ snodato, ed e’ dotato di un’energia inesauribile. Spumeggiante l’inizio con i successi piu’ recenti: “Ti porto via con me”, “Le Canzoni”. “Penso positivo” traghetta verso quelli del passato con una scenografia curiosa sui maxi schermi: i volti piu’ noti dei tg nazionali che cantano la sua canzone: serissimi e divertiti allo stesso tempo, danno un messaggio che di rado passa nelle news. “E’ stato un tour incredibile iniziato qui 7 mesi fa”, ricorda Lorenzo, che alla citta’ dedica un rap improvvisato: “Milano porta fortuna, vera e sognata, periferia e bosco verticale, Milano spaccami il cuore”.

Poi la dedica al Paese: siamo “in Italia, e dove se no?”, nel paese”piu’ pazzo del mondo”, dove “tutto sembra perduto poi ci rialziamo”, si susseguono i versi. E Lorenzo si definisce “una delle cinque persone piu’ contente del mondo, anche se le altre quattro non le conosco”. Segue il momento dichiarazioni d’amore con “Baciami ancora”, “A te”, capolavoro di romanticismo, e arriva anche in diretta una proposta di matrimonio: “Vengo a cantare” assicura Jova. Il momento divertimento e’ garantito quando il Forum esplode al ritmo dei tamburi di “L’ombelico del mondo”, preceduto da “Non m’annoio”, “Tanto tanto tanto” e “Sabato”.

Il “Ragazzo fortunato” sembra davvero non stancarsi mai: non rifiata, non respira, sorride e basta, e infonde il suo irrinunciabile entusiasmo. E canta: canta senza fermarsi, nemmeno quando si rompe una corda della chitarra. Poi si traveste da dj, sale su una pedana che lo solleva qualche metro sopra la folla e trasforma il concerto in un dj set: rappa veloce, senza mancare una parola, mentre mixa, per finire su un’aria classica e gettarsi sotto il palco ad abbracciare i ragazzi. Chiude con “Viva la liberta’” (dall’album Oh vita! del 2017): voce e chitarra prima di uscire dal palco, augurando ai suoi fan “attimi infiniti di felicita’”: “Ogni generazione ha un compito: quello di espandere le liberta’ conquistate da quella precedente. Io l’ho fatto attraverso la musica, continuate a farlo anche voi, non per trent’anni, ma per i prossimi 30mila”.

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