Cinquanta chirurghi dell’ex ospedale Cervello di Palermo riceveranno lo stesso trattamento economico dei colleghi di Villa Sofia. Quando le due aziende si sono riunite nel 2009 i primi hanno denunciato una disparità di trattamento economico a favore dei secondi, che beneficiavano di una quota di retribuzione denominata “variabile aziendale” non corrisposta invece ai colleghi provenienti dal Cervello. Dopo avere, invano, diffidato l’Azienda per la disparità di trattamento, circa cinquanta chirurghi nel 2013 si sono rivolti al giudice del lavoro, attraverso l’avvocato Sonia Spallitta e in seguito altri medici hanno percorso la stessa strada. Ora la vicenda è andata a buon fine. “I legali – dice l’avvocato Spallitta – con l’ausilio anche di alcuni sindacati, hanno concordato un’ipotesi di transazione che avrebbe comportato la rinuncia al contenzioso ma il diritto alla corresponsione mensile anche della componente variabile della retribuzione e la corresponsione di tutti gli arretrati a far data dalla fusione. A luglio di quest’anno, l’azienda ospedaliera diretta da Gervasio Venuti, ha correttamente tenuto fede agli accordi, provvedendo a corrispondere, entro il termine concordato del 31 agosto, anche gli arretrati”.
