La denuncia dell’ex leghista Preioni: “Di Maio ci minaccia”

La denuncia dell’ex leghista Preioni: “Di Maio ci minaccia”
28 settembre 2018

Esposto con denuncia a Luigi Di Maio per le sue dichiarazioni di “minaccia” agli ex parlamentari che minacciano ricorso contro il taglio dei vitalizi. L’ha presentata alla Procura di Roma l’ex senatore leghista di Domodossola, Marco Preioni (1994-2001, poi, fino al 2006, vice capo di gabinetto di Roberto Castelli al ministero della Giustizia).

Preioni denuncia Di Maio “per minaccia nei confronti degli ex parlamentari che si erano detti intenzionati a presentare ricorso avverso il provvedimento di riduzione dei vitalizi avendo proferito le seguenti parole: ‘Spero che si ravvedano e accettino con serenita’ la fine dell’ era dei privilegi. Fara’ bene anche alla loro salute'”.

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“Frase dal tono sarcastico – commenta l’ex senatore -, ma allusivamente minatorio; prospettazione di danno per chi volesse opporsi alla rideterminazione dei vitalizi da lui caldeggiata”. Preioni poi denuncia Di Maio “per minaccia e/o oltraggio al Consiglio di Giurisdizione, organo giudiziario della Camera, per avere pubblicamente affermato che gli ex parlamentari che avessero fatto ricorso avrebbero affrontato un giudice che ‘e’ lo stesso organo che ha le stesse sensibilita’ politiche di chi ha tagliato i vitalizi’: con cio’, alternativamente a seconda del significato da dare alle parole, commettendo o un grave atto d’implicita intimidazione verso un corpo giudiziario”.

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E contesta il vice premier pentastellato per le, a suo dire, “minacciose pressioni nei confronti della presidenza del Senato perche’ disponga anche per il Senato una deliberazione identica a quella della Camera”. A sostegno di questa tesi, l’ex senatore cita una frase di Di Maio: “Settecento ex deputati hanno fatto ricorso per riavere i vitalizi che noi abbiamo abolito e continuare a essere mantenuti a vita dallo Stato come fossero dei nababbi. Ma questi ex dis-onorevoli lo sanno cosa e’ la giustizia sociale? Il Senato abolisca subito i vitalizi. Bisogna decidere da che parte stare, da quella dei cittadini o da quella dei parassiti”.

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“Espressione, questa ultima indirizzata evidentemente alla presidente del Senato, senatrice Alberti Casellati – commenta Preioni -, accusata da alcuni esponenti M5stelle di temporeggiare nella convocazione dell’ufficio di presidenza del Senato al quale viene chiesto un provvedimento conforme a quello della Camera, criticabile e oggetto delle numerosissime impugnazioni”.

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