Francia pronta a chiudere 17 reattori. La svolta di Macron

Francia pronta a chiudere 17 reattori. La svolta di Macron
10 luglio 2017

La Francia è pronta a chiudere “fino a 17” reattori nucleari per rispettare gli impegni previsti dal piano di transizione energetica che stabilisce di ridurre del 50% l’elettricità prodotta dalle centrali atomiche entro il 2025. E’ lo stesso ministro francese dell’Ambiente, Nicolas Hulot, a darne notizia, precisando che “ogni reattore insiste su una situazione economica, sociale e di sicurezza molto diversa” e quindi bisognerà “pianificare” la transizione in maniera diversificata. “Per raggiungere questo obiettivo e’ chiaro che bisogna chiudere un certo numero di reattori, non solo uno”, ha detto Hulot, figura molto nota del mondo ambientalista francese. “Potremmo arrivare fino a 17 rettori” ha aggiunto, senza precisare quali siti saranno coinvolti. Ridurre la quota del nucleare era un obiettivo della precedente amministrazione Hollande, incluso nella legge di transizione energetica; l’obiettivo e’ stato riconfermato dall’esecutivo di Emmanuel Macron. Al momento in Francia ci sono 58 reattori nucleari di diversa potenza. Lo scorso giovedi’, il ministro francese ha presentato un ambizioso progetto ambientale per il prossimo quinquennio che prevede il divieto di vendere automobili a gasolio o diesel entro il 2040. Per quanto riguarda il carbone, la Francia prevede di interrompere la produzione di elettricita’ con questo carburante “da qui al 2022”, il che significa la chiusura di centrali che al momento apportano il 5% del totale. Quanto alle energie rinnovabili, il titolare della transizione ecologica si e’ posto l’obiettivo di accrescere il suo peso relativo al 32% entro il 2030.

 

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