La Juve fa suo il derby, decide CR7 su rigore

La Juve fa suo il derby, decide CR7 su rigore
Cristiano Ronaldo (LaPresse)
15 dicembre 2018

Un Torino rognoso e sfortunato non riesce a bloccare la Juventus, alla 15a vittoria in questo campionato, la ottava negli ultimi 9 derby. Come nei sogni (in questo caso) dei tifosi bianconeri e negli incubi (questa volta) dei granata decide un rigore di Ronaldo dopo un erroraccio di Zaza: passaggio all’indietro che coglie impreparato Ichazo, secondo portiere del Toro entrato al posto di Sirigu, fuori per infortunio dopo 20′. L’uruguaiano stende Mandzukic, rigore indiscutibile. Quello di CR7 e’ il gol numero 5.000 nella storia bianconera, macchiato da un gesto poco simpatico dello stesso Ronaldo, andato a sfottere il portiere che aveva sfiorato il pallone.

A proposito di rigori, il Torino ne reclama uno su Zaza, trattenuto per la maglia. Per Guida non c’e’ bisogno di ricorrere alla Var: tutto regolare, dice. La Juve deve stringere i denti, ma supera lo scoglio con una vittoria che vale oro e conferma per l’ennesima volta di avere infinite risorse – come la difesa impenetrabile o Emre Can o il sempre decisivo Mandzukic. Per i granata, che si battono ma non sfondano mancano come il pane le giocate di Iago Falque, fuori per un problema muscolare. La fumata nera nella mattinata: Mazzarri non lo porta neppure in panchina. Scocca cosi’ l’ora di Zaza, ex con tanta voglia di riscatto, soprattutto rispetto al sua inizio di stagione in maglia granata. Due rinunce forzate anche per la Juve: fuori Cancelo, appena operato a un ginocchio, e Bentancur, squalificato. In campo dal 1′ Emre Can accanto a Matuidi-Pjanic e il trio d’attacco Cristiano Ronaldo-Dybala, Mandzukic.

Qualche tensione prima della partita tra i tifosi, tanta coreografia nella curva Maratona, nel ricordo di Gigi Radice, il tecnico dell’ultimo scudetto granata, morto la settimana scorsa (“E’ sempre nel nostro cuore”), e per spingere la squadra a un bel risultato dopo i tanti insuccessi degli ultimi anni. Serata freddissima nell’Olimpico Grande Torino con nuovi record di spettatori (26.588), nulla per scaldare i tifosi delle due parti nei primi 15′ di controllo reciproco: CR7 ciabatta un appoggio di Pjanic, su calcio di punizione, dalla parte opposta, in fallo laterale. I tifosi del Toro se la ridono, ma la musica cambia quando Matuidi si incunea, sfruttando un’indecisione del centrocampo granata, e imbecca Ronaldo: tiro al volo del portoghese, miracolo di Sirigu che si fa male. Resiste qualche minuto ma poi il portiere granata deve arrendersi – aveva gia’ preso una botta su un’uscita alta – e Mazzarri e’ costretto a sostituirlo con Ichazo. Zaza entra duro in scivolata su Sandro e si becca il rosso.

C’e’ una palla-gol dl Toro: Belotti, di testa da posizione defilatissima, ci mette la mano Perin (33′). In avvio di ripresa Bonucci stende Belotti e merita il giallo, sugli sviluppi Izzo di testa manda sul fondo, su cross di Ansaldi; tiro deviato di Belotti, il Toro preme, la diga della Juve resiste ma deve raddoppiare gli sforzi: Zaza protesta per un presunto fallo in area. La fiammata del Toro si spegne: Baselli salva sulla girata di Dybala (13′). Zaza combina il patatrac: pressato, passa dietro ma troppo corto, Ichazo zompa ma atterra Manduzkic. Rigore trasformato da CR7. Il Toro accusa i colpo: Mandzukic raddoppia ma Guida annulla per fuorigioco di Ronaldo. Mazzarri prova le arte Parigini e Berenguer, ma la Juve resiste e festeggia l’ennesimo derby.

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