La protesta degli studenti, tensione a Roma e Milano: “Non siamo vostri schiavi”. Uova contro McDonald’s

La protesta degli studenti, tensione a Roma e Milano: “Non siamo vostri schiavi”. Uova contro McDonald’s
13 ottobre 2017

Studenti in corteo per le vie di Roma con la ‘tuta blu’ da metalmeccanici al grido “Non siamo i vostri schiavi”, lancio di uova contro le vetrine di McDonald’s a Milano, ovunque cori, striscioni e qualche tafferuglio: e’ andata in scena oggi la giornata dell’autunno caldo della scuola, che ha visto mobilitati in 70 citta’ italiane i ragazzi delle secondarie superiori e gli universitari, uniti nelle varie organizzazioni della scuola, Rete della Conoscenza, Unione degli Studenti, Link coordinamento Universita’. Bersaglio della protesta, le modalita’ con cui viene applicata l’Alternanza scuola-lavoro negli istituti superiori: i giovani la contestano perche’ “non garantisce alcuna forma di apprendimento ma propone solo lavoro non retribuito”. Anche gli universitari denunciano i “tirocini-sfruttamento” non attinenti al loro percorso di studi. L’Alternanza e’ una delle novita’ piu’ rilevanti della legge 107 sulla Buona Scuola, e’ andata a regime in questo anno scolastico e coinvolge un milione e mezzo di studenti: per i liceali sono previste almeno 200 ore di esperienza presso aziende e imprese da realizzare nell’ultimo triennio di scuola. Negli istituti tecnici e professionali, dove la vocazione alle professioni e’ piu’ spiccata, le ore da passare in Alternanza sono almeno 400. Nella capitale il corteo e’ partito dal piazzale davanti alla stazione Ostiense. Ci sono stati momenti di forte tensione in alcuni istituti perche’ un gruppo di militanti della formazione neofascista Lotta Studentesca ha minacciato e aggredito gli studenti che si stavano preparando a scendere in piazza a Ostiense. In una nota, la Rete degli Studenti di Roma e del Lazio ha denunciato che un rappresentante d’istituto e’ rimasto colpito in viso da uno striscione. Gli studenti, alcune migliaia, sono arrivati in corteo sotto alla sede del Miur tra fumogeni, cori antifascisti e richieste di “maggiore sicurezza” per gli edifici scolastici, anche visto l’ultimo episodio accaduto al liceo Virgilio, dove e’ crollata una parte del tetto.

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“Siamo studenti, non i vostri schiavi”, uno dei cori scanditi a piu’ riprese. “Oggi siamo in piazza per combattere il tipo di scuola creato dal governo Renzi, dal Partito Democratico e dall’Unione Europea – spiega uno studente -. Si tratta di un modello di scuola subordinato alle grandi imprese, infatti per l’Alternanza scuola-lavoro il governo sigla accordi con le multinazionali. Siamo contrari a tutto questo e vogliamo, come studenti, avere potere decisionale sulla mansione che andremo a svolgere”. A Milano il corteo studentesco e’ partito questa mattina da largo Cairoli bloccando diverse strade del centro tra cui via Carducci e via De Amicis. Alcune scritte e macchie di colore sono comparse sul muro e sul marciapiede nei pressi della sede della Edison in Foro Buonaparte. Danneggiati con scritte e vernice anche un ufficio postale in via Carducci, un’agenzia interinale lungo il percorso, i muri della Darsena, lancio di uova contro un McDonald’s. A Bologna e’ stata presa di mira la multinazionale olandese Randstad che si occupa di selezione e formazione del personale: questa mattina all’apertura e’ stato trovato uno striscione e la sede e’ stata imbrattata. A rivendicare il blitz, in una nota, CSENO-Collettivo studentesco Senza Nome e Link-studenti indipendenti: “Per la Fedeli e’ FICO sfruttare gli studenti”. Il collettivo ha attaccato dei poster provocatori verso “le figure che piu’ vogliono gli studenti inseriti in mondo del lavoro precario: Renzi, Farinetti e la ministra Fedeli”. Una sorta di ‘sanzione’, spiegano i militanti dei collettivi, nei confronti della “filiale bolognese del colosso del lavoro interinale Randstad, che si occupera’ dell’orientamento formativo al mondo del lavoro e dell’assegnazione degli studenti in Alternanza scuola-lavoro alla fiera FICO di Bologna”, il grande evento agroalimentare che iniziera’ il 15 novembre nel capoluogo emiliano.

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A Cagliari il corteo – organizzato da Eureka, Rete degli studenti medi di Cagliari – si e’ riunito in piazza Yenne dove i ragazzi hanno distribuito volantini e scandito slogan per spiegare le loro ragioni. “Abbiano chiesto un incontro con l’assessore regionale all’Istruzione, ma per ora non abbiamo ricevuto risposta”, spiega Agnese Setti, coordinatrice di Eureka. “L’Alternanza scuola-lavoro e’ stata calata dall’alto senza tener conto delle realta’ territoriali e delle esigenze degli alunni. In questo modo, spesso si tratta di esperienze senza diritti e senza tutele”. Setti segnala alcuni episodi eclatanti: “Di recente un ragazzo si e’ infortunato durante le ore di ‘Alternanza’ e non ha ricevuto la giusta assistenza, mentre studenti del liceo classico Siotto sono stati costretti ad andare fuori regione per completare le ore previste dalla ‘Buona scuola’, accollandosi tutte le spese di viaggio”. A Firenze circa 200 ragazzi hanno attraversato alcune vie della citta’ dopo essere partiti da piazza San Marco. Tra gli altri striscioni “Cambiare la scuola per il Paese”, ma anche “La formazione non e’ un business”. La ministra dell’Istruzione, Valeria Fedeli, non ci sta e rilancia il valore della nuova offerta formativa introdotta dalla legge 107.

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“L’Alternanza scuola-lavoro e’ un’innovazione didattica importante – dice -. E’ uno strumento che offre alle studentesse e agli studenti la possibilita’ di acquisire competenze trasversali e consente loro di orientarsi con piu’ consapevolezza verso il loro futuro di studi e lavorativo”. Assicura che il ministero sta lavorando “per elevare ulteriormente la qualita’ dei percorsi offerti e garantisce “la massima fermezza di intervento in caso di situazioni in cui il patto formativo che sta alla base dell’Alternanza sia violato”. Per questo, annuncia, ci sara’ un ampio confronto il 16 dicembre: “Organizzeremo come ministero gli Stati Generali dell’Alternanza con tutti gli attori in campo, a partire dai rappresentanti delle ragazze e dei ragazzi”. Prima degli Stati Generali, pero’, il ministero lancera’ “due strumenti importantissimi: la piattaforma di gestione dell’Alternanza e la Carta dei diritti e dei doveri degli studenti”. Alla protesta degli studenti ha replicato anche l’assessore regionale alla scuola del Veneto, Elena Donazzan. “L’Alternanza e’ una buona occasione di conoscenza diretta del lavoro e nella nostra regione un’azienda su tre e’ disponibile ad accogliere studenti. Un filo diretto, quello tra scuola e azienda, testimoniato anche dai 30 mila tirocinanti ospitati ogni anno nelle imprese venete: 7 su 10 si concludono con l’ingresso nel mondo del lavoro”.

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