La regina Rania di Giordania tra i profughi rohingya in Bangladesh

23 ottobre 2017

La regina Rania di Giordania ha visitato un campo profughi rohingya a Ukhia in Bangladesh. La sovrana ha incontrato bambini e famiglie che vivono il dramma della deportazione. Secondo l’Unicef, a circa due mesi da quando le famiglie rohingya hanno iniziato a scappare in massa in Bangladesh, migliaia di bambini e donne vivono ancora senza assistenza salva vita di base. Questo allarme è stato lanciato in occasione della conferenza internazionale a Ginevra in cui si sono incontrati i rappresentanti di governi donatori e di organizzazioni umanitarie, con l’obiettivo di raccogliere fondi per quella che resta ancora un’emergenza fortemente sotto finanziata.

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Circa 1,2 milioni di persone – compresi i nuovi arrivati, i rifugiati rohingya che hanno lasciato il Myanmar in seguito alla precedente ondata di violenze e le comunità vulnerabili del Bangladesh – hanno bisogno di assistenza umanitaria a Cox’s Bazar. Quasi 720.000 sono bambini. È stato stimato che circa 450.000 bambini rohingya tra i 4 e i 18 anni hanno bisogno di servizi per l’istruzione, di questi 270.000 fanno parte degli ultimi afflussi in Bangladesh. Circa 17.000 bambini con malnutrizione acuta grave hanno bisogno di cure ospedaliere e ambulatoriali e 120.000 donne in gravidanza o in allattamento hanno bisogno di cibo nutritivo complementare. Si riscontra anche una grande mancanza di acqua e servizi igienico-sanitari negli insediamenti dei rifugiati, con in media 100 persone per una latrina.

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