Per la ricostruzione dell’Iraq servono 88,2 miliardi di dollari

12 febbraio 2018

Servono oltre 88 miliardi di dollari per la ricostruzione dell’Iraq dopo tre anni di guerra contro il gruppo jihadista dello Stato Islamico. Lo ha dichiarato il ministro per la Pianificazione Salman al-Jumaili, aprendo la Conferenza di tre giorni a Kuwait-City, dedicata alla ricostruzione in Iraq, davanti a politici, esperti, rappresentanti di ong e del settore privato con l’obiettivo di smuovere sostegno e risorse dopo la caduta delle roccaforti dell’Isis nel Paese. Di questi miliardi, almeno 22 servirebbero per interventi prioritari, il resto nel medio-lungo termine. Lo scorso dicembre è stata dichiarata la sconfitta dello Stato Islamico dopo quasi tre anni di guerra che hanno lasciato il Paese con aree completamente distrutte, centinaia di vittime e città rase al suolo. “Abbiamo iniziato dai servizi di base – ha spiegato Mustafa Al-Hiti, presidente del Fondo per la ricostruzione – acqua, elettricità, scuole, ma siamo a meno dell’1% di quello di cui ci sarebbe bisogno per interventi prioritari”. “Abbiamo oltre 138 mila case danneggiate, di cui più della metà interamente distrutte e oltre 2 milioni e mezzo di sfollati”. Serve uno sforzo importante della comunità internazionale per contribuire alla ricostruzione e riportare un po’ di stabilità in un Paese devastato da anni di conflitti.

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