Dopo la sconfitta Renzi rassicura i suoi, ma Orlando attacca

Dopo la sconfitta Renzi rassicura i suoi, ma Orlando attacca
27 giugno 2017

I ballottaggi non sono andati sicuramente bene, anche se meglio di come descritto dai media, ma dato che ormai si voterà nella primavera prossima c’è tempo per recuperare. Però il “congresso” deve essere chiuso. E’ questo il messaggio che Matteo Renzi dà ai suoi, il giorno dopo la sconfitta alle amministrative. Ieri pomeriggio il segretario Pd era al Nazareno, per una lunga riunione con i fedelissimi, a partire dal vice Maurizio Martina e dal responsabile Enti locali Matteo Ricci, i due che da domenica sera sono stati incaricati di andare in tv a commentare i risultati del voto. “Renzi? E’ tranquillo – spiega un membro della segreteria che ci ha parlato ieri -. Non ha mai dato grande peso politico a questo voto. Certo, se si fosse votato a settembre sarebbe stato diverso, ma votando a primavera è convinto che non ci saranno contraccolpi, che davanti abbiamo tutto il tempo di recuperare”. Certo è che, è l’input di Renzi, bisogna cambiare registro e smetterla di parlare di coalizioni e alleanze. “Dobbiamo ripartire dal Pd – spiega infatti Ricci – basta con i tatticismi, parliamo dei problemi degli italiani, dei tanti temi che interessano i cittadini: economia, lavoro e sviluppo”. Non a caso, ieri, Renzi, dopo il post su Facebook della notte in cui parlava di risultato “a macchia di leopardo”, non è tornato sulle amministrative, salvo postare un grafico di Youtrend da cui emerge che il Pd ha vinto nella maggioranza dei Comuni sopra i 15 mila abitanti (67 contro i 59 del centrodestra).

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Il segretario ha invece dedicato un lungo post alla “Terrazza” di ieri sera, gli incontri del Pd al Nazareno, dedicata al bonus diciottenni, “un piccolo simbolo della nostra direzione di marcia”. Come dire: il “caso” amministrative è chiuso, parliamo di contenuti senza continuare a tenere aperto un congresso che è finito con un risultato netto. Ma il caso non è affatto chiuso per la minoranza interna, che anzi aumenta il fuoco contro il segretario. Per Andrea Orlando, infatti, non si può parlare di “risultato a macchia di leopardo” perchè “è stata una sconfitta”. Per il ministro della Giustizia (che sabato sarà a Roma alla manifestazione di Giuliano Pisapia) “il Pd isolato politicamente e socialmente perde quasi ovunque. Cambiare linea. Ricostruire il centrosinistra subito” aprendo un “tavolo”. E in discussione c’è anche la leadership. “Se si costruisce un campo di forze politiche sulla base di una proposta diversa – ha detto – credo che abbiamo possibilità di vincere. Dopodiché, empiricamente verificheremo” chi può essere il candidato premier. Un intervento, quello di Orlando, che irrita la maggioranza Dem, che risponde ironicamente con un tweet del presidente Matteo Orfini.

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“La nuova linea è Renzi convochi subito il tavolo del centrosinistra!. Favoriamo immagine per facilitare il lavoro. #ancheno”, scrive, allegando una infografica che mostra il tavolo dei tantissimi leader della coalizione elettorale che condusse al secondo governo Prodi. Anche perchè, è la convinzione di Orfini, che è quella anche di Renzi, il “modello Pisapia”, quello di una coalizione larga con un candidato lontano dal segretario, ha portato alla sconfitta più bruciante, quella di Genova. Se il risultato elettorale riaccende le tensioni interne al Pd, la sinistra ne approfitta per attaccare i Dem e Renzi. “Il centrosinistra a trazione Pd esce sfibrato, stanco, perdente”, afferma il capogruppo di Mdp alla Camera Francesco Laforgia, mentre per il segretario di Sinistra italiana Nicola Fratoianni il voto è stato “una vera e propria Caporetto per il Partito democratico di Matteo Renzi”. Se Renzi non prevede contraccolpi per il Pd, la maggioranza Dem si dice anche certa che le amministrative non porteranno a ulteriori difficoltà per il governo Gentiloni. Dopo il Consiglio dei ministri che ieri ha dato il via libera al salvataggio delle banche venete, oggi il premier è intervenuto alla presentazione di Open Meter di Enel e nel pomeriggio, a Palazzo Chigi, ha incontrato il sindaco di Amatrice Sergio Pirozzi. “Prosegue l’impegno per Amatrice e le zone terremotate”, ha poi twittato Gentiloni.

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