“Sinistra che non cambia si chiama destra”. Pd verso la scissione?

“Sinistra che non cambia si chiama destra”. Pd verso la scissione?
2 novembre 2014

Pericolo sissione. La sinistra che non cambia si chiama destra, dichiara Matteo Renzi. “Se si arrivasse a una scissione del Pd, ma non ci si arriverà, la nostra gente sarebbe la prima a chiedere: che state facendo?” Lo dice il presidente del Consiglio Matteo Renzi a Bruno Vespa per il libro “Italiani voltagabbana. Dalla prima guerra mondiale alla prima repubblica sempre sul carro del vincitore” in uscita giovedì 6 novembre. Nel libro il presidente del Consiglio interviene anche sul tema relativo ad una possibile spaccatura all’interno del suo partito: “La delega sul lavoro alla Camera non cambierà rispetto al Senato. Alcuni dei nostri non voteranno la fiducia? Se lo fanno per ragioni identitarie, facciano pure. Se mettono in pericolo la stabilità del governo o lo fanno cadere, le cose naturalmente cambiano”. Se qualcuno nel Pd vuole andare con la sinistra radicale che ha attraversato gli ultimi vent’anni, in nome della purezza delle origini, faccia pure: “Non mi interessa”. È un progetto identitario fine a se stesso e certo non destinato a cambiare l’Italia. “Lo rispetto, ma non mi toglie il sonno. Il sonno me lo tolgono le crisi industriali, i disoccupati, la mancanza di peso nella lotta alla burocrazia, certo non Vendola o Landini. Se si arrivasse a una scissione, ma non ci si arriverà, la nostra gente sarebbe la prima a chiedere: che state facendo?”.

Segui ilfogliettone.it su facebook
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Leggi anche:
Europee, depositati 42 simboli: in sette col nome del leader
Se avete correzioni, suggerimenti o commenti scrivete a redazione@ilfogliettone.it


Commenti