La sorte di Charlie nelle mani di un uomo, oggi la scelta più difficile del giudice Francis

La sorte di Charlie nelle mani di un uomo, oggi la scelta più difficile del giudice Francis
10 luglio 2017

L’Alta Corte di Giustizia di Londra decidera’ oggi la sorte di Charlie, il bambino di 10 mesi attaccato al ventilatore automatico in un ospedale di Londra. La decisione sara’ presa dal presidente della sezione minori, Nicholas Francis, lo stesso magistrato ad aprile aveva ordinato di “staccare la spina” con una prima sentenza che e’ stata successivamente confermata da altri tre pronunciamenti di diversi tribunali. Francis alle ore 14 di oggi dovra’ prendere la decisione forse piu’ difficile della sua vita professionale. Sul tavolo il parere favorevole di nove esperti (alcuni dei quali dell’ospedale Bambino Gesu’ di Roma) su una cura sperimentale che non sarebbe in grado di guarire il bambino, ma potrebbe renderlo indipendente dalle macchine, ma non guarirlo. Il parere e’ arrivato dopo una lunga serie di forti pressioni internazionali: il Vaticano, Donald Trump, diversi ospedali stranieri hanno chiesto di non staccare la spina e l’Osservatorio Romano e’ sceso in campo con una durissima presa di posizione. Deputati Usa hanno proposto di dare al bambino (e alla sua famiglia) la residenza in America, per permettergli di sottoporsi nel paese alla cura sperimentale. Oggi, riporta il Telegraph, i genitori del piccolo, Connie Yates e Chis Gard, di Bedfont, a ovest di Londra, parteciperanno a una manifestazione all’esterno del Great Ormond Street Hospital. Sostenitori dei genitori hanno presentato una petizione con piu’ di 350.000 firme che chiede di consentire al bambino di viaggiare negli Usa. “La battaglia non e’ finita”, ha commentato la coppia. L’account Twitter @charliesfight ha ringraziato tutti coloro che sostengono la causa. Secondo quanto riferito dal Sun, i genitori di Charlie hanno parlato con il padre di Ashya King, un giovane malato di cancro uscito da un ospedale per sottoporsi a un protocollo non previsto dall’NHS britannico.

 

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