Macron: “Serve sovranità complementare a Usa”

17 aprile 2018

Di fronte alla globalizzazione, all’immigrazione, alle trasformazioni economiche e sociali, “abbiamo bisogno di una sovranità più forte, una sovranità europea complementare a quella degli Stati”, che deve “proteggere” i cittadini ed è “la condizione per il futuro delle nuove generazioni”. Lo ha affermato il presidente della Repubblica francese, Emmanuel Macron, durante il suo discorso di fronte alla plenaria del Parlamento europeo oggi a Strasburgo. Macron ha annunciato diverse proposte in questo contesto. Dopo aver ricordato i progetti in corso sulla Difesa comune, e in particolare il Fondo Ue di Difesa, ha sottolineato la necessità di difendere “la sovranità economica e commerciale” e in particolare “i nostri settori strategici in materia d’investimenti, e di proteggere “i nostri lavoratori e consumatori” con “una politica commerciale più realistica”. Il presidente francese ha perorato poi una maggiore ambizione dell’Ue sul piano della “sovranità climatica ed energetica”. “Bisogna riaprire il dibattito ‘al rialzo’ riguardo al nostro contributo agli obiettivi della Conferenza di Parigi” sul cambiamento climatico. “La Francia – ha annunciato – spingerà avanti l’idea di un prezzo minimo per le quote di CO2” nella borsa delle emissioni “e per una ‘carbon tax’ alle frontiere come condizione per una transizione energetica credibile”.

L’Europa è stata costruita sui valori di “libertà e uguaglianza”

La carbon tax alle frontiere colpirebbe, evidentemente, l’importazione di prodotti non sottoposti agli stessi vincoli che l’Ue impone sul suo territorio per la limitazione delle emissioni. Macron ha continuato invocando poi “una sovranità alimentare di qualità”, che è “ciò che i nostri cittadini si attendono, ed è buono per la nostra economia e il nostro territorio” e richiede “un impegno coerente a lungo termine”. Il presidente francese ha quindi propugnato “la sovranità digitale”, elogiando il Parlamento europeo e l’Ue per la legislazione su “una protezione dei dati esemplare”. L’Europa sta “diventando uno spazio geografico unico al mondo” che favorisce l’innovazione ma che è anche “in grado di proteggere le libertà individuali”. E ha poi ricordato che l’Europa è stata costruita sui valori di “libertà e uguaglianza” ma “nel solco dei valori sociali”. A livello sociale, e fra i diversi Paesi, ha sottolineato, “ci sono differenze, ma l’Europa non nutre le divergenze”, e punta invece sulla “convergenza”. E in questo senso l”Europa deve essere “protettrice ed efficace”, ha detto rivendicando la riforma della legislazione Ue sui lavoratori distaccati, in cui la Francia si è molto impegnata per evitare le possibilità di dumping sociale.

Norme che non favoriscano delocalizzazione imprese all’interno Ue

Macron, infine, ha parlato del nuovo bilancio Ue, sul quale proprio in questi giorni verranno messe sul tavolo le prime proposte riguardanti il prossimo quadro pluriennale 2021-2026. Il bilancio comunitario, ha detto, “deve essere un progetto politico coerente, efficace e conseguente”. La Francia – ha annunciato – è pronta ad aumentare il suo contributo”, ma in un quadro con “nuove risorse proprie”, ovvero con la tassazione “del digitale e dell’energia”. Un nuovo bilancio “senza più lo ‘sconto’ (il “rebate” ndr) britannico”, con nuove risorse per gestire la questione migratoria e “con una condizionalità, ovvero criteri di convergenza in materia fiscale e sociale”. Quest’ultima osservazione del presidente francese sembra far riferimento alle proposte di legare l’esborso dei fondi Ue al rispetto degli obblighi di solidarietà dei Paesi destinatari in materia di immigrazione e a norme che non favoriscano la delocalizzazione delle imprese e il dumping sociale e fiscale all’interno dell’Ue. askanews

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