L’addio a Bertolucci, il cinema rende omaggio al maestro

27 novembre 2018

Amici, colleghi, persone comuni. In tanti sono arrivati in Campidoglio per dare l’ultimo saluto al regista Bernardo Bertolucci, scomparso a Roma a 77 anni dopo una lunga malattia. Tra i primi ad arrivare alla camera ardente, Vittorio Storaro che ha curato la fotografia di quasi tutti i film di Bertolucci, premiato anche con l’Oscar per “L’ultimo imperatore” che lo ha ricordato commosso. “All’inizio era un compagno di lavoro, poi un fratello, ma quasi immediatamente è stato un maestro per me”.

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Tra gli altri, sono arrivati gli ex sindaci di Roma Walter Veltroni e Francesco Rutelli, la senatrice ed ex ministro della Difesa Roberta Pinotti, il sindacalista della Cgil ed ex segretario Fiom, Maurizio Landini, i registi Mimmo Calopresti, Mario Martone, Paolo Taviani, Citto Maselli e Stefania Sandrelli che ha ricordato il suo essere paterno nei suoi confronti. “Anche se aveva una personalità più filiale, con me era paterno, mi ha teso una mano e mi ha fatto fare un percorso in avanti”. “Quando delle personalità gigantesche come Pasolini, Olmi e Bertolucci vengono a mancare, si diventa più poveri e questo bisogna che i giovani lo sappiano”. Roma si prepara a ricordare Bertolucci con una intera giornata a lui dedicata e aperta il pubblico, il 6 dicembre al teatro Argentina di Roma, ha detto il vicesindaco e assessore alla Crescita culturale di Roma Luca Bergamo. Mentre Fulvio Lucisano, presidente della Lucisano Media Group ha fatto sapere che il film “Novecento”, nella versione restaurata dalla Cineteca di Bologna, tornerà nelle sale del gruppo per omaggiare il maestro.

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