L’affondo di D’Alema: mai alleati con Pd, sarebbe un disastro

L’affondo di D’Alema: mai alleati con Pd, sarebbe un disastro
L'ex premier Massimo D'Alema
27 settembre 2017

“Craxi nonostante la forte carica anticomunista è sempre stato un uomo di sinistra. Renzi alla sinistra è totalmente estraneo. Non c’entra proprio nulla. Ritiene che il Pd debba liberarsi da questo retaggio”. Lo afferma Massimo D’Alema in una intervista al Corriere della Sera nella quale spiega di “non essere diventato movimentista” ma “vorrei che nascesse un nuovo moderno partito a sinistra”. “La sconfitta del Pd è cominciata molto prima che noi nascessimo. Non c’era stata nessuna scissione quando il gruppo dirigente ha consegnato Roma e Torino ai 5 stelle” osserva D’Alema a proposito della scissione dal Pd e della nascita di Mdp. “L’idea che il Pd vincerebbe se non fosse per un gruppetto bilioso e rancoroso, come si fa scrivere alla stampa di regime, è falsa. Dicono che siamo nati per far perdere Renzi. Ma no, non c’è bisogno di far nulla, basta lasciarlo lavorare e Renzi ci riesce da sè, come dimostra il referendum. Dunque, con il Pd “non mi pare ci siano le condizioni per andare alle elezioni insieme. C’è distanza sul programma e nel giudizio su quel che è accaduto in questi anni – ribadisce -. Nessuno capirebbe un accordo in queste condizioni e gli elettori non ci seguirebbero. Presentarsi uniti nei collegi potrebbe essere un disastro”.

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