L’affondo di Orlando: contro magistrati Renzi si cerchi un altro ministro

L’affondo di Orlando: contro magistrati Renzi si cerchi un altro ministro
26 aprile 2017

Il ministro della Giustizia, e candidato alla segreteria del Pd, Andrea Orlando non ha alcuna intenzione di usare “la clava” contro i magistrati che stanno conducendo l’inchiesta Consip, come sembra invece chiedere una parte del fronte renziano. Il Guardasigilli tiene a precisare di essersi mosso sempre con “grande equilibrio quando c`erano elementi di anomalia. L’ho fatto per il sindaco Raggi a Roma, per la fuga di notizie durante il suo interrogatorio sul caso Marra, e l`ho fatto per tanti poveri cristi, cittadini normali, senza alcun blasone di partito. L`ho fatto – chiarisce – per esponenti politici di tutti gli schieramenti senza guardare a partiti o correnti”. Sulla vicenda Consip, che vende coinvolto fra gli altri il padre di Matteo Renzi, “io non ho girato la testa dall’altra parte – sostiene il Guardasigilli – ho scritto al procuratore generale per eventuali anomalie nell’attività della polizia giudiziaria: non ho azionato l`attività ispettiva perché non emergevano profili disciplinari. Tutto questo, come sempre, l’ho fatto senza alcun carattere intimidatorio. Se i renziani che mi hanno criticato – conclude Orlando – pensavano che utilizzassi i poteri ispettivi come una clava contro l’autonomia della magistratura hanno sbagliato persona. Dovevano chiedere che facesse il ministro della Giustizia qualcun altro”.

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