L’Ars abbandona i siciliani e va in vacanza, manovrina approvata a metà. Niente soldi a ex Province e precari

L’Ars abbandona i siciliani e va in vacanza, manovrina approvata a metà. Niente soldi a ex Province e precari
10 agosto 2016

Un milione e mezzo di euro per l’assistenza e il trasporto degli alunni diversamente abili nelle scuole superiori. E’ l’emendamento di riscrittura presentato dalla commissione bilancio all’articolo 5 della mini finanziaria, approvato dall’ Ars. Le somme serviranno a garantire il trasporto e l’assistenza per gli alunni disabili fino al 31 dicembre di quest’anno. Il capitolo complessivo per l’assistenza ai disabili sara’ cosi’ di due milioni e 650 mila euro. La norma era stata presentata in un primo momento come emendamento aggiuntivo da FI. La commissione ha presentato anche un emendamento soppressivo dell’ articolo 10 della finanziaria approvata a maggio che toglieva il servizio di assistenza dei disabili alle cooperative e lo affidava al personale Ata delle scuole. L’articolo approvato prevede inoltre l’ assegnazione di 9 milioni ai consorzi di comuni che cosi’ in tutto diventano per il 2016, 19 mlm e 600 mila euro.

L’Ars ha anche approvato l’articolo 7 della manovrina che stanzia 2 milioni di euro alle scuole pubbliche non statali. Via libera anche alla norma che assegna agli undici consorzi di bonifica siciliani 3 milioni 480mila euro. La somma servira’ per pagare le giornate lavorative dei dipendenti e per calmierare i costi degli aumenti dei canoni irrigui che stanno pesantemente gravando sugli agricoltori nell’ isola. Muro di gomma del governo alle richieste del Pd che aveva insistito per aumentare le giornate lavorative dei dipendenti dei consorzi cercando di farle passare da 51 a 78. L’assessore all’Economia, Alessandro Baccei, ha dichiarato la mancanza di copertura finanziaria per tutte le norme in materia di incremento di ore lavorative e la presidenza le ha dichiarate inammissibili.

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Troppe tensioni, troppi deputati assenti, con Baccei, che dopo aver seguito i lavori per l’intera giornata in serata ha lasciato l’aula per rientrare a Roma. E così l’Assemblea siciliana dopo avere verificato l’assenza del numero legale su richiesta di cinque deputati come da regolamento e preso atto dell’assenza dell’assessore titolato a rispondere ai quesiti dell’aula su materia finanziaria, ha deciso di sospendere l’esame della manovrina da una decina di milioni di euro, definita omnibus o legge-mancia, e di aggiornare i lavori al 13 settembre alla ripresa dei lavori parlamentari dopo la pausa estiva. Quindi, non c’e’ l’ha fatta l’assessore alla Funzione pubblica Luisa Lantieri a mandare in porto la norma che assegnava con urgenza 9 milioni alle ex Province e veniva incontro ai Comuni in dissesto sul pagamento delle mensilita’ dei precari.

Bloccati anche i fondi per l’assistenza agli alunni disabili che non avranno personale a disposizione su cui contare all’inizio anno scolastico il prossimo settembre. Queste ed altre norme, come i fondi per la cultura e i consorzi di bonifica, sono rimaste in sospeso all’Ars fino a quando riprendera’ l’esame del ddl di variazione del bilancio, previsto, come detto, per il 13 settembre. In mattinata, alle 9.30, l’Ars aveva cominciato l’esame del disegno di legge in un clima di totale incertezza. Una decina gli articoli approvati in quasi dieci ore di seduta parlamentare, interrotta due volte per mancanza del numero legale, su un totale di 32 norme, corredate da decine di emendamenti. Dopo l’ultima sospensione, la presidenza dell’Ars ha preso atto dell’impossibilità di proseguire e ha rinviato l’esame a settembre. Si ricomincerà da dove si è interrotto.

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