L’arte di Alba Gonzales in mostra a villa Malfitano di Palermo

25 maggio 2018

S’alza il sipario sulla mostra “Alba Gonzales. Miti mediterranei” che dal 25 maggio al 30 settembre potrà essere visitata nella splendida Villa Malfitano di Palermo, il parco della Fondazione Whitaker. L’esposizione è promossa e realizzata dalla Fondazione Cultura e Arte ed è organizzata da Civita Sicilia. La scultrice, romana di nascita, raduna in sé numerose origini: siciliane, greche, spagnole e francesi. Il suo cosmopolitismo mediterraneo diventa cifra distintiva del suo lavoro artistico. L’approdo delle sue sculture a Palermo, città “meticcia” per eccellenza, non fa quindi che moltiplicare gli echi epici ed evocativi delle sue opere. Gabriele Simongini, curatore della mostra spiega nel testo in catalogo ha spiegato come “Alba Gonzales appartiene alla schiera sempre più ristretta di scultori nell’autentico senso del termine e in particolare spicca per l’aspirazione a dire tutto, interamente e senza filtri intellettualistici, attraverso la forma che è per lei, essenzialmente, forma del corpo umano inteso come tempio dell’anima, nei suoi aspetti negativi e positivi, destinati a convivere indissolubilmente. Di fronte ad una società votata alla ricerca dello stordimento ed anestetizzata dai social network, la Gonzales, manifestando un intenso impegno etico, forza volutamente i toni delle tematiche scelte (l’avidità, l’ossessione per il sesso e il potere, la vanità, il dominio del narcisismo e dell’apparire, la furia bellicista, ecc.), li rende icastici, teatrali e quasi iperbolici, portando al tempo stesso avanti la necessità di non cancellare la memoria e i mille fili che ci legano al focolare del passato, da tenere sempre acceso”.

La scultrice Alba Gonzales

“Chiunque si trovi di fronte ad un’opera di Alba Gonzales non può che rimanerne sedotto o sorpreso. – ha osservato il Prof. Avv. Emmanuele F. M. Emanuele, Presidente Onorario della Fondazione Cultura e Arte, che ha fortemente voluto questa mostra – La grazia delle forme e delle linee, la plasticità dei movimenti, gli atteggiamenti sensuali ma mai volgari propri delle sue sculture – la volgarità e la corruzione dei costumi è anzi ciò che l’artista intende negativamente registrare e denunciare – sono la cifra stilistica più evidente della Gonzales, che incredibilmente riesce a sortire questi risultati forgiando la materia senza partire da un disegno o un progetto preparatorio. La sua arte è spontanea, immediata, fluisce dalle sue mani e dalla sua anima che sono un unicum, e che diventano a loro volta un tutt’uno con il mezzo, il bronzo, scelto anche perché potenzialmente eterno, come lo sono le opere di Alba Gonzales e le questioni esistenziali che esse interpretano”. La mostra è accompagnata da un catalogo, pubblicato da Silvana Editoriale, che oltre alle immagini delle opere fotografate nel parco di Villa Malfitano Whitaker, conterrà i testi del Prof. Avv. Emmanuele Francesco Maria Emanuele, Prof. Paolo Matthiae, Dante Maffia e Gabriele Simongini, un’intervista all’artista di Tiziana D’Acchille, Direttrice dell’Accademia di Belle Arti di Roma, un’antologia critica e una nota biografica. L’esposizione è accompagnata da un video documentario realizzato da Raffaele Simongini.

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