Il lato satirico di Ad Reinhardt, fumetti oltre l’astratto

1 maggio 2018

Il suo nome è legato alla grande stagione dell’astrattismo americano e, soprattutto, ai leggendari “black paintings”, che in un certo senso hanno cambiato la storia della pittura contemporanea. Ma Ad Reinhardt per tutta la vita ha anche realizzato fumetti e disegni satirici a sfondo politico che vengono per la prima volta presentati al pubblico italiano nella mostra “Ad Reinhardt. Arte + Satira”, organizzata dalla Fondazione Modena Arti visive nella Sala grande di Palazzo Santa Margherita nella città emiliana. In esposizione più di 250 opere, e ai lavori su carta si affiancano una proiezione di diapositive scattate dall’artista e molti diari di viaggio, schizzi e pamphlet. Fedele al suo celebre motto “non credo nell’originalità, credo nella storia dell’arte”, Reinhardt ha creato anche una serie di fumetti – intitolata “How to Look” e pubblicata sul quotidiano PM nel 1946 – nella quale ha difeso con precisione e chiarezza lo sviluppo e la comprensione dell’arte astratta in America. Giocando sempre sul filo dell’ironia, ma anche sulla base della propria solidissima preparazione teorica, l’artista ha raccontato l’arte in giro per il mondo allargando sempre, e in modi imprevedibili, la nozione di estetica. E per chi volesse scoprire tutta questa produzione di Reinhardt raccolta a Modena con la curatela di Diana Baldon c’è tempo fino al 20 maggio.

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